Cronaca

Raccolta firme contro l’Università islamica: “Non c’è trasparenza sui fondi”, Paladini: “Domanda pretestuosa”

MONTERONI- Si inasprisce lo scontro sull’università islamica. A Monteroni, la mobilitazione porta il gruppo “fronte comune” ad annunciare una raccolta firme contro la realizzazione dell’ateneo, con tanto di gazebo in piazza. Nodo fondamentale resta quello dei fondi che serviranno a finanziare l’investimento iniziale di 45 milioni di euro e quello successivo, annuale, di 35 milioni di euro per la didattica. “ Non c’è trasparenza”, è, in sostanza, l’accusa che arriva da Monteroni, comune che dovrebbe ospitare il campus e la moschea, di fronte al complesso di Ecotkne. Ed è sullo stesso punto che batte anche il capogruppo di Lecce bene comune in Consiglio comunale, Carlo Salvemini, che considera “insufficienti le notizie utili a meglio definire il profilo di Confime – Confederazione di imprese mediterranee – . Non si apprende chi siano i soci e oltretutto, essendo una semplice associazione non è iscritta al registro delle imprese – l’anagrafe degli operatori economici – e non è quindi possibile sapere nulla su patrimonio, attività, bilanci. Dati preliminari quando ci si candida a realizzare un investimento” di quel tipo.

Secca e scocciata la replica di Giampiero Paladini, a capo di Confime e della fondazione “Università islamica di Lecce”, nata venerdì scorso per poter portare avanti il progetto: “Da cinque mesi – dice – rispondiamo a questa domanda, che è diventata tendenziosa e poco corretta. Non abbiamo più intenzione di spiegare quanto già detto, perché non crediamo più nella buona fede di chi pone l’interrogativo. Quando e se arriverà un solo euro, che ora non c’è, allora saranno gli enti competenti, Prefettura e Digos, a saperlo”.

Parole che non bastano a Monteroni, dove Massimiliano Manca, esponente di #frontecomune ci va giù pesante: “dichiariamo, sin da ora, la nostra netta contrarietà. Come si può immaginare che senza la dovuta affidabilità dei sostenitori di questa iniziativa si possa solo pensare di poterla intraprendere nel Salento?”.

Rincara la dose Paladini: “Siccome si dice che è tutta una bufala e che sono un millantatore, di cosa si ha paura? Si concentrano solo sui soldi, non sullo spirito della prospettiva culturale. Ad un Comune spetta solo verificare la compatibilità dei progetti allo strumento urbanistico, non da dove arrivano i fondi, cosa che sapranno solo gli organi competenti”.

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