Cronaca

“Università islamica arma contro il terrorismo”, Paladini avanti tutta

LECCE- “Abbiamo una guerra alle porte e l’università islamica è l’arma più efficace per incoraggiare il dialogo e sconfiggere il terrorismo“. La crisi libica e il rischio che terroristi possano infiltrarsi a bordo dei barconi che approdano sulle coste italiane non fermano Giampiero Khaled Paladini, il presidente della Confederazione delle imprese del Mediterraneo che lavora alla realizzazione a Lecce del primo polo accademico islamico di tutta la penisola”.
In relazione all’allarme e all’attenzione delle autorità al pericolo che tra i disperati si nascondano fondamentalisti in qualche modo riconducibili all’Isis, Paladini non usa giri di parole rivendicando il ruolo di argine di quello che considera l’Islam autentico contro gli integralisti delle bandiere nere di Al Baghdadi.

“Abbiamo una guerra alle porte – afferma il numero uno di Confime – e bene fanno istituzioni e forze dell’ordine a mettere in campo ogni iniziativa utile a contrastare questo rischio”. E sottolinea: “siamo a completa disposizione delle autorità per collaborare in questa lotta”. Nessun freno all’iter di realizzazione dell’università islamica dunque, con relativa indicazione di data sulla prossima tappa: “Il 28 febbraio terremo una conferenza stampa per ufficializzare il lancio della Fondazione a sostegno dell’ateneo, e per illustrare piano architettonico e offerta formativa”.

Sulla contrarietà manifestata dal Comune di Lecce, Khaled Paladini è tranciante: “Ognuno fa le proprie valutazioni, ma se l’amministrazione rifiuta la cultura – perché questo significa opporsi all’università islamica, rimarca – significa  che siamo davvero messi male”.

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