LECCE – “La chiusura degli Ospedali di Campi, Nardò, Poggiardo e San Cesario ha comportato il riversarsi degli utenti nell’ospedale di Lecce e in particolare al Pronto”. Così il Segretario provinciale della Funzione Pubblica CGIL Lecce Silvio Cataldi interviene in una lettera inviata ai Direttori Generale, Sanitario e Amministrativo dell’ASL Lecce e al Dirigente medico di Presidio del ‘Fazzi’.
“Apprezziamo gli sforzi della Direzione Generale – continua la FP CGIL – in particolare quello dello smistamento dei codici bianchi e verdi del 118 alle Guardie Mediche presso lo stesso Pronto Soccorso, ma il personale infermieristico e OTA è rimasto lo stesso.
Ciò comporta ovviamente l’impossibilità di garantire un adeguato servizio all’utenza, il personale è sottoposto a un vero e proprio tour de force.
A tale fine – conclude la CGIL – riteniamo sia utile il parere in proposito dell’ Unità Operativa di ‘Psicologia del lavoro’ per valutare la fondatezza di quanto esposto.
Si chiede quindi l’assegnazione urgente di personale infermieristico e OTA per fronteggiare lo stato di emergenza”.