Cronaca

Calimera, la Terni ci prova: impianto di compostaggio e produzione di energia

CALIMERA-  Un nuovo impianto di smaltimento di rifiuti a Calimera: la TerniEnergia spa, gigante italiano della produzione di energia e dell’industria verde, prova a sbarcare nel Salento. Ha avviato, infatti, la procedura per ottenere l’Autorizzazione integrata ambientale, depositando la documentazione negli uffici della Provincia di Lecce il 16 dicembre scorso. L’avviso, contenuto nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia del 31 dicembre, parla chiaro: la società, con sede a Narni, chiede di costruire un “Impianto di digestione anaerobica con produzione di energia elettrica e compostaggio di rifiuti urbani e speciali”, nella zona industriale di Calimera.

Lì dovrebbero essere trattati “rifiuti a matrice organica” fino a 100 tonnellate al giorno. E, si badi bene, non solo spazzatura delle civili abitazioni, ma anche rifiuti speciali non pericolosi, che per definizione, com’è noto, sono sottratti ai limiti regionali e possono tranquillamente viaggiare da una parte all’altra dell’Italia. Si avvia ora la fase delle osservazioni da formulare da parte di enti e cittadini, nel giro di poche settimane sull’impianto che dovrebbe non bruciare ma “digerire”, appunto, gli scarti.

Che la Ternienergia puntasse su Calimera non è una novità. Nel suo piano investimenti 2013 aveva messo in conto 23,5 milioni di euro per finanziare l’impianto di biodigestione di Nera Montoro, l’impianto di compostaggio di Calimera, il secondo impianto di trattamento PFU (Pneumatici Fuori Uso) e quello di pirogassificazione di Borgosesia.

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