MONTERONI- L’affare dell’università islamica va avanti, questa volta con maggiore discrezione. Continuano gli incontri istituzionali, ma il progetto è in fase embrionale. In mattinata era programmato l’incontro con il sindaco Paolo Perrone, ma è slittato per impegni sopraggiunti del primo cittadino. C’è, però, un nuovo sito: si tratta di un terreno sulla strada di Monteroni, “nei paraggi dell’Ecotekne”. Lì non ci saranno problemi per la destinazione d’uso, perché sono terreni vicini all’università, quindi, destinati ad attività didattiche: la Confime vuole mettere su 50 mila metri quadrati di immobile, più o meno gli stessi spazi del deposito non concesso. “Contiamo di cominciare a ottobre 2015 – spiega Paladini – non riusciremo a fare le facoltà, ma cominceremo nel settore della formazione d’eccellenza e in quello della ricerca. Siamo molto interessati all’Agricoltura e all’Ambiente. All’università sarà consegnato un progetto specifico entro la fine dell’anno”. Intanto, il presidente Confime annuncia che “il progetto ‘1 milione di barili di petrolio per la gloria di Allah’ sta andando bene: si sono dichiarati disponibili sette paesi, ma nessuno ancora ha siglato accordi vincolanti”. Paladini cerca il dialogo con le istituzioni. La vicenda, però, interessa anche la comunità di Monteroni, visto che buona parte dei suoli privati dove potrebbe sorgere l’università islamica appartengono al comune che confina con Lecce.
“Questa è una notizia che ancora non conosco: i terreni sono di proprietà privata – spiega il sindaco Lino Guido – Ne discuteremo e faremo le nostre valutazioni. Anche se a me sta più a cuore l’università Agraria. Tutto ciò che è sviluppo universitario non incontra preclusioni di carattere ideologico. Se c’è un accordo e un percorso con l’Unisalento noi non abbiamo problemi. Non si può essere chiusi a prescindere”, Insomma, nessuna chiusura da parte del sindaco a patto che si capisca chi mette i soldi.
