SAN FOCA- Salvo una rapida riaccensione nel primo pomeriggio, necessaria per spostarle, le trivelle di Tap si fermano. È l’effetto dell’ordinanza comunale di sospensione dei lavori. La polizia locale, guidata dal comandante Antonio Nahi, ha notificato il provvedimento alle due ditte che stavano effettuando i lavori di carotaggio nei terreni agricoli in località Masseria del Capitano (le trivelle sono quelle che vedete nelle foto di “Reazione no tap castrì”).
La multinazionale Tap, per realizzare il gasdotto che dall’Adzerbaijan dovrebbe portare il gas in Italia approdando sulla costa di San Foca, ha bisogno di effettuare 44 sondaggi: sono indagini geotecniche senza le quali il progetto non può andare avanti. Ma, secondo il sindaco, Tap stava eseguendo i lavori senza l’acquisizione delle prescritte autorizzazioni e comunicazioni; inoltre, all’atto del sopralluogo effettuato dalla Polizia municipale, non era presente un archeologo, com’era stato prescritto.
tap risponde che impugnerà l’ordinanza di sospensione delle indagini geotecniche, ma rilancia: “La sospensione non può oscurare il segnale che arriva oggi con la pubblicazione, sul sito web della Regione Puglia e all’Albo Pretorio del Comune di Melendugno, dell’avviso di avvio del procedimento di Autorizzazione Unica. E’ insomma cominciata l’ultima tappa del percorso autorizzativo, la conferenza di servizi presso il Ministero dello Sviluppo economico che dovrà nei prossimi mesi licenziare il progetto dell’opera e rilasciare l’Autorizzazione Unica con la quale TAP conta di aprire i cantieri nei primi mesi del 2016: un obiettivo -scrivono- che grazie alla qualità del progetto e al convinto supporto del governo italiano e dell’Unione europea, TAP è sicura di poter centrare.
Foto Reazione No Tap Castrì
