Cronaca

Medici esterni per il periodo estivo, molti incrociano le braccia

LECCE- Si rischia l’emergenza dal 15 luglio: i medici del 118 vogliono fermarsi. Contro il ricorso della Asl ad una società esterna, di Parma, per le sostituzioni nel periodo di ferie estive. “La riconversione della rete ospedaliera non supportata da un adeguato potenziamento dei servizi territoriali ha impattato drammaticamente sui servizi di emergenza, spesso unico terminale delle richieste di assistenza sanitaria del cittadino facendo emergere una messe crescente di criticità”.

Le Organizzazioni Sindacali SNAMI, FIMMG e UIL-F.P.L. Scrivono: “Abbiamo appreso con sconcerto della determinazione del Direttore Sanitario con cui si rescinde di fatto, unilateralmente, senza consultare i soggetti firmatari, peraltro senza neppure darne loro comunicazione formale, il contratto integrativo aziendale stipulato nel 2012. Abbiamo anche appreso di una comunicazione contestuale del Direttore Generale che annunciava l’affidamento ad una società cooperativa esterna dell’attività medica fino ad oggi svolta dai medici 118 Sono stati sollevati quindi i medici convenzionati per il 118 dalle attività di Pronto Soccorso, trasporto secondario e sostegno della rete cardiologica per la riperfusione miocardica precoce nelle sindromi coronariche acute.

Questi atti -scrivono- si sommano ad una serie di inadempienze contrattuali dell’Azienda Sanitaria di Lecce (mancata corresponsione delle somme spettanti per il progetto obiettivo finalizzato all’attuazione della rete cardiologica per il trattamento dell’infarto miocardico e per la telecardiologia, parziale pagamento delle somme spettanti per le ore di straordinario, annullamento delle ore di servizio straordinario, sia pure documentate per necessità di servizio, insufficiente attivazione di corsi di aggiornamento professionale, parziale fornitura di divise e mezzi di protezione individuale, etc.). e menzionano anche “irrisolte questioni di organizzazione del servizio a tutela della salute dei cittadini più volte rappresentate all’azienda e mai definite”.

Per tutte queste ragioni, e lamentando la mancanza di interlocuzione con i vertici asl, viene quindi proclamato lo stato di agitazione e indetto l’avvio delle procedure di proclamazione dello sciopero del personale medico convenzionato per il SEUS 118.

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