Cronaca

S’incaglia il veliero dei migranti, alba di ricerche in mare: nel Salento “sbachi fantasma”

PORTO MIGGIANO- Il forte vento di scirocco e il mare agitato hanno messo in seria difficoltà quel veliero, che ha cercato riparo nel porticciolo di Porto Miggiano ed è andato a incagliarsi sugli scogli. Una scena che si è svolta interamente sotto gli occhi dei carabinieri della compagnia di Maglie, che a Santa Cesarea, nella notte, intorno alle 2, stavano svolgendo un servizio antidroga. Sono stati loro a soccorrere per primi i naufraghi e fino alla tarda mattinata si è temuto davvero il peggio, cioè che alcuni di loro fossero dispersi.

A destare preoccupazione, infatti, sono stati i numeri che non tornavano: stando al racconto dei primi migranti sbarcati, presumibilmente tutti curdi, a bordo dovevano esserci almeno 18 persone. A terra, però, ne sono state rintracciate molte meno. La macchina delle ricerche si è messa in moto subito: a coordinare tutti è stata la Guardia Costiera, è stato impiegato anche un nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco giunto da Brindisi e un elicottero dei caschi rossi ha perlustrato la zona, a mare e a terra, ma nessuna traccia è stata trovata. L’ipotesi più plausibile, comunque, è che i migranti che mancano all’appello si siano dileguati per tempo tra la vegetazione.

Una notte concitata, dunque, culminata con l’arresto del presunto scafista, Mustafa Kirca, 45enne nato in Turchia, accusato di ingresso clandestino di stranieri nel territorio italiano e favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina ma anche di abbandono di nave in pericolo da parte del comandante.

È dalla Turchia, a quanto pare, che il veliero è partito nei giorni scorsi, segnando quello che ancora una volta viene qualificato come “sbarco fantasma”: lungo la rotta turca, infatti, si muovono piccole imbarcazioni da diporto, spesso velieri, che si confondono con quelli dei turisti e trasportano piccoli gruppi di persone. Si mimetizzano, insomma, riuscendo a volte a sfuggire ai controlli.

Stavolta, però, quando l’imbarcazione di 11 metri è arrivata a Santa Cesarea, c’erano già i militari sul posto. Hanno subito fermato un uomo di presunta nazionalità curdo irachena, che ha indicato in Mustafa Kirca il presunto scafista, bloccato, tra l’altro, mentre, appena sbarcato da un tender con il quale aveva abbandonato il veliero, stava tentando di darsi alla fuga. Aveva con sé anche la somma di 900 euro.

Le ricerche successive hanno portato a rintracciare a terra un primo gruppo di due uomini e una donna e, intorno alle 8.40, un secondo composto da cinque minori, tra cui una ragazza. Sono stati tutti condotti presso il centro don Tonino Bello di Otranto.

 

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