Cronaca

Femminicidio e non incidente, investigatori: “Ha sparato coscientemente”. Fermato il 33enne

GROTTAGLIE- “Ti amo, tua Fiorenza”. Una scritta indirizzata al suo lui, quasi a volerlo rassicurare su qualcosa. Il suo lui, che da lì a poco sarebbe diventato il suo carnefice. Omicidio volontario è l’ accusa che ha fatto scattare il fermo di polizia giudiziaria per Beniamino Ligorio.

Omicidio e porto d’ arma illegale. 33 anni, bracciante agricolo di Villa Castelli, e con lontani precedenti penali. Interrogato da mezzanotte alle 5 del mattino non ha fatto che ripetere la sua innocenza. “E’ stato un incidente, il colpo è partito in maniera accidentale. Le volevo dimostrare che la pistola fosse scarica”. Così ha detto al magistrato e alla polizia. Ma erano 5 i colpi in canna e, anche traiettoria e distanza dello sparo fanno escludere che l’ omicidio sia statto colposo

E’ stata sparata in pieno volto Fiorenza de Luca, 29 anni, madre di due figli avuti con l’ ex marito. Il proiettile l’ha raggiunta al centro della fronte ed è partito da meno di un metro di distanza. Entrambi erano in piedi, uno di fronte all’altro, in cucina. Nessuna discussione prima. Una giornata svolta nel pieno della serenità, spiega la polizia che ha ricostruito le ultime ore di vita della donna. “I due hanno pranzato con i bimbi , usciti poi a giocare” e infatti non erano in casa al momento dell’ omicidio, consumato alle 18 circa. Lo sparo e poi la chiamata confusa al 118: “Aiutatemi, ho ucciso la mia compagna”. Non è ben chiaro cosa abbia scatenato la violenza dell’ uomo. Nessuno infatti ha sentito niente. Anzi, a stento, qualcuno ha ammesso di conoscere i protagonisti della drammatica vicenda

I bambini di 8 e 5 anni sono stati affidati dai servizi sociali ad alcuni familiari. Ancora non sanno della morte della loro mamma. Vittima di femminicidio. Per gelosia , secondo la polizia.

I due convivevano in quella casa, in via Corsica , nel cuore del centro storico grottagliese, da circa 8 mesi. Tutto sembrava filare liscio . Lui ha giustificato il possesso dell’arma spiegando di averla trovata in una campagna di Martina Franca durante un lavoro. È una pistola modifica , cal 8, sequestrata. L’ autopsia sarà affidata al medico legale Marcello Chieroni dal pm Marina Mannu. Potrebbe essere effettuata lunedì pomeriggio.

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