COPERTINO- “Non ho condiviso la strategia che ha spaccato in due il centrosinistra. Tuttavia ho deciso di non intervenire riservandomi di farlo nel momento successivo al voto”. Loredana Capone spiega così i motivi del suo disimpegno nei confronti della candidata a sindaco di Copertino, Anna Inguscio. In queste ore scende in campo Emiliano per supportare la candidata del Pd che si confronta ai ballottaggi con un altro pezzo del centrosinistra, ma alcuni big, anche tra i renziani, si tirano indietro. La sinistra corre divisa a Copertino e adesso si spacca anche il Pd, perché alcuni dirigenti sono decisi ad appoggiare Sandrina Schito.
“L’area di Copertino non si può paragonare alla situazione del governo Renzi – spiega un dirigente critico nei confronti del laboratorio tra Pd-Udc ed Ncd – perché si prendono pezzi della vecchia amministrazione, dai quali i democratici hanno sempre voluto prendere le distanze e si chiude un accordo incoerente”.
Secondo il dirigente, che preferisce l’anonimato, fare accordi con Mazzotta, l’ex vicesindaco di Rosafio, ma anche con altri esponenti della giunta Rosafio significa dare spazio a chi in passato ha fatto perdere il Pd. Alcuni renziani della prima ora si sono turati il naso, ma c’è chi ha rinunciato ad aderire al Pd per supportare Sandrina Schito. Ci sono,invece, alcuni dirigenti del Pd che parlano di astensione responsabile su Copertino: è il caso di Nestola. Dopo i ballottaggi la resa dei conti. Piconese dovrà tenere sotto controllo le aspre discussioni che si apriranno in seno al partito.
