Politica

M5S: dopo le dichiarazioni in Tv, gli attivisti chiedono a Ronzino di fare un passo indietro

LECCE- Le dichiarazioni di Ronzino scatenano l’indignazione di oltre 30 Meetup, che in un comunicato sconfessano l’operato del candidato alle scorse europee. Il duro attacco ai parlamentari pentastellati, che a dire di Ronzino, sarebbero più intenti a curare i propri orticelli che a fare l’interesse del movimento, non è piaciuto a molti attivisti. Insomma, dopo il no comment di Buccarella, che però aveva aggiunto che non è lui a selezionare i candidati, arriva l’affondo di alcuni attivisti, che da diversi meetup del Salento chiedono al dissidente di fare un passo indietro e prendono apertamente le distanze da lui. Nel comunicato ricordano che il candidato neretino alle europee ha inanellato una serie di sconfitte in tre anni e tutte le volte ha cercato un capro espiatorio. “Tutto ciò, e non le corbellerie dette da libero cittadino in qualche talk show, lede l’immagine del Movimento. Ci chiediamo perché lo stesso, oggi non più accettato dalla maggior parte degli attivisti provinciali e regionali, non abbia la dignità di lasciare il Movimento” – tuonano gli attivisti nel comunicato. Gli attivisti rispondano a Ronzino con gli stessi toni duri usati da lui e dai suoi collaboratori e lo accusano di usare il Movimento 5 Stelle come un ufficio di collocamento.

“Del meetup ‘Cittadinanza Attiva’, fondato da lui in prossimità delle elezioni europee, nessuno ha mai sentito parlare né si conoscono le attività svolte sul territorio “- spiegano nel comunicato.

Insomma, l’avvertimento è stato lanciato, anche dallo stesso meetup neretino di cui fa parte Cristian Casili, l’altro candidato neretino alle europee . Un invito chiaro a riflettere e a fare un passo indietro. “Da questo momento in poi i meetup salentini si dissociano da qualsiasi azione intrapresa dal Sig. Alfredo Ronzino, o che lo stesso intenderà avviare, lesive ai principi del Movimento”- concludono nel comunicato.

La replica di Ronzino non tarda ad arrivare: “Sono 30 meetup su 150: la maggioranza è critica con i parlamentari salentini. Ho solo espresso la mia posizione in maniera democratica. Tanti altri attivisti stanno preparando l’azione di sfiducia nei confronti di Barbara Lezzi e io la firmerò. Per il resto, non replico alle loro sterili polemiche: io lavoro sul territorio, come ho sempre fatto”.

 

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