DISO- Parte la raccolta firme tra i cittadini di Diso e Spongano contro le Zincherie Adriatiche. La campagna di adesioni, portata avanti dal comitato “Salute e Ambiente Spongano”, servirà a informare i cittadini e a chiedere il loro sostegno alle osservazioni che verranno presentate entro il prossimo 27 aprile alla Provincia di Lecce, per opporsi alla Valutazione di Impatto ambientale richiesta dalla società.
E’ a partire da martedì che saranno raccolte le sottoscrizioni, in via Stazione, a Spongano, dalle 9 alle 20. Si affilano le armi, dunque, anche per stoppare il possibile trasferimento dell’opificio in un altro capannone, quello delle Carpenterie salentine, qualche metro più in là rispetto all’attuale sede. A tal fine, la Provincia ha convocato conferenza dei servizi per il prossimo 5 giugno, proprio per dare corso all’iter.
A fine mese, intanto, la scaletta degli appuntamenti è densa: il 29 aprile è fissato il giudizio di fronte al Consiglio di Stato, dopo l’impugnazione da parte dell’azienda del provvedimento con il quale il Tar di Lecce ha disposto l’annullamento della originaria Autorizzazione integrata ambientale rilasciata alle Zincherie da Palazzo dei Celestini.
Nello stesso giorno, si terrà l’udienza contro il provvedimento disposto dal gip Antonia Martalò, su richiesta del pm Antonio Negro, e che prevede lo spegnimento dell’impianto entro il 30 aprile.
Per l’opificio sotto sequestro preventivo da 3 anni e in attività grazie al pagamento di una cauzione di 100mila euro, il problema viaggia su un doppio binario, ormai tipico del rapporto lavoro- salute. Da un lato, il rischio ripercussioni per circa 70 dipendenti, dall’altro la pretesa di certezza dei cittadini, che intorno a quelle Zincherie ci abitano, di sapere se ci sono e di che portata sono le conseguenze dell’attività di un opificio industriale che, dalla stessa legge, è definito “insalubre”.