BRINDISI- Domenico Mennitti ha lasciato un segno indelebile nella vita politica salentina e nazionale. Politico di spessore, giornalista e uomo di cultura, ha guidato la città di Brindisi dal 2004 al 2011. Si è spento all’età di 75 anni, dopo essersi ritirato dalla scena politica: non stava bene da tempo, la malattia gli ha impedito di continuare.
La sua capacità di dialogare con tutti, la sua saggezza nell’azione politica gli ha fatto guadagnare la stima degli avversari politici. Mennitti aderì al Movimento Sociale di Giorgio Almirante, poi dopo una lunga pausa di riflessione negli anni ottanta è tornato alla politica gettandosi anima e cuore nell’avventura di Forza Italia, nel 1994, partito di cui divenne coordinatore nazionale. Un politico di rara coerenza, sempre rispettoso delle posizioni altrui, stimato dagli avversari politici.
Domenico Mennitti è stato anche parlamentare della Repubblica ed europarlamentare, ma decise di lasciare nel 2004 per fare il sindaco di Brindisi. Anche a sinistra, in queste ore, si affastellano gli attestati di stima: tutti lo ricordano come “un uomo per bene, capace di dialogare con tutti e di costruire progetti di valorizzazione urbanistica che hanno reso Brindisi una città migliore”.
Mimmo Mennitti è stato un punto di riferimento del centrodestra nazionale: nella Chiesa Cattedrale l’ultimo saluto di chi lo ha conosciuto e apprezzato per le qualità umane e politiche.
