ALESSANO- Il sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo rompe il silenzio e decide di rispondere alle domande di Telerama. Lo fa innanzitutto per i suoi cittadini che devono essere tranquillizzati dopo tutti i dati allarmanti emersi in questi giorni. Le ruspe della Procura di Lecce hanno fatto riemergere dalla discarica oramai in disuso, di contrada Matine, destinata ai rifiuti solidi urbani, resti di industria tessile e calzaturiera. Il pubblico ministero Elsa Valeria Mignone, che coordina le indagini, ha ipotizzato le accuse discarica abusiva ed omessa bonifica. Accuse che si potrebbero aggravare se dovesse emergere, come già paventata, la contaminazione della falda acquifera.
Le prime analisi effettuate dal primo cittadino di Tiggiano avrebbero accertato la presenza di diossina nell’acqua. Ora si attendono i nuovi riscontri.
Intanto procedono le indagini effettuate dalla Finanza di Maglie, che ha già messo sotto sigilli l’intera area di 6mila e 400 metri quadrati, dove, dai primi riscontri sarebbe stato interrato di tutto. Una bomba ecologica che ha rischiato di finire seppellita sotto una colata di cemento della 275, che doveva passare proprio da lì, senza che nessuno avesse mai la certezza di quello che si nascondeva dentro la “pancia” della terra.