Cronaca

Omicidio Scu, nuovo arresto per due presunti killer

BRINDISI- Già arrestati ad ottobre, poi “scarcerati” dal Riesame ed ora nuovamente raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Lecce.

Ancora guai per il 40enne brindisino Antonio Epicoco e per il coetaneo mesagnese Francesco Argentieri, entrambi accusati di omicidio nell’ambito dell'”operazione Zero” che, lo scorso ottobre, secondo secondo le risultanze investigative della DDA, fece luce su alcuni omicidi irrisolti e marchiati Sacra Corona Unita.

Proprio i due indagati sono considerati personaggi di spicco del sodalizio criminale. Nello specifico, poi, Argentieri, detto “Francescone” o “il Mago”, è accusato dell’omicidio di Antonio Molfetta, datato tra il maggio del 98, giorno della scomparsa, e ottobre dello stesso anno, quando il corpo fu ritrovato.

Epicoco, invece, è accusato dell’omicidio di Nicolai Lippolis, avvenuto a Bar, in Montenegro, tra il dicembre del 99 e il settembre del 2000.  Ad ottobre, gli arresti furono 18. Tutti indagati, a vario titolo, di associazione mafiosa, nonché di plurimi omicidi e tentati omicidi aggravati dal metodo e dalle finalità mafiosi.

Giova ricordare che le indagini, condotte dal Ros Carabinieri, Nucleo Investigativo di Brindisi, Squadra Mobile della Questura di Brindisi e dal Commissariato di Mesagne, sono state incentrate sui principali sodalizi storici della frangia brindisina della Sacra Corona Unita, le cui fazioni operanti a Brindisi e nelle città della provincia (per ciascuna delle quali esisteva un referente dell’organizzazione) erano capeggiate da Francesco Campana e dalla Famiglia Buccarella (Clan Buccarella Campana con epicentro a Brindisi e Tuturano), da Antonio Vitale, Massimo Pasimeni, Ercole Penna e Daniele Vicientino (Clan dei Mesagnesi con epicentro a Mesagne) e dalla famiglia Bruno (Clan Bruno con epicentro a Torre Santa Susanna.

Indagini avviate nel 2012 e che hanno consentito di ricostruire, anche sulla base delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, i moventi, gli autori ed i mandanti di 4 omicidi e 6 tentati omicidi, commessi, tra il 1997 ed il 2010, in Provincia di Brindisi ed in Montenegro, principalmente per contrasti sorti tra le diverse fazioni della S.C.U. operanti nella provincia brindisina.

Ora, le nuove ordinanze. Epicoco, che erà in libertà, torna in carcere. Argentiero, invece, ha ricevuto la notifica nel penitenziario di Rossano, dove era detenuto per altri reati.

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