Cronaca

Il giorno dello sfratto, due famiglie in mezzo alla strada..e Francavilla sprofonda nella vergogna

FRANCAVILLA- Alla fine, venne il giorno. Il giorno dello sfratto, forse il giorno della vergogna. Senza che, ovviamente, siano ben chiare le responsabilità. Tipico dell’Italia, no? Meno tipico che, nel 2014, con un freddo della madonna, sotto la pioggia e il vento, due famiglie della zona 167 di Francavilla Fontana, quella delle farmacie, quella dei discussi lavori di riqualificazione, siano state buttate fuori di casa con tanto di provvedimento firmato dal pubblico ministero Emanuela Pellerino.
La Procura, è bene precisarlo, ha semplicemente agito in base alla legge. Come in base alla legge hanno operato, con sensibilità, le forze dell’ordine. La Legge, sì. Quella che prevede, appunto, che non si possa vivere all’interno di box commerciali. Anche, e soprattutto, se sono di proprietà dell’Istituto case popolari. Questo ci dice la legge.

Poi, ci sono le delibere. Due, risalenti al 1989 e al 1992, volute dall’amministrazione dell’epoca che, in barba appunto alla legge, assegno questi alloggi siti su viale Abbadessa a 10 famiglie. Che per oltre due decenni qui ci hanno vissuto. Nel mezzo, battaglie legali e amministrative. Senza una sanatoria. Sino all’esito. Tutto sommato imprevedibile. Perché fanculo alla legge quando, sotto la pioggia, al freddo, ti ritrovi a registrare, telecamera in mano, il dramma di chi, da oggi, non ha più un tetto sopra la testa.

Due famiglie, si diceva. In realtà, la bolla è più grossa. E comprende altri 8 nuclei famigliari. Ma il provvedimento odierno ne fa un’unica, grande famiglia. Perché il destino, forse segnato forse no, sembrerebbe essere lo stesso per tutti. Il destino unisce, in questo caso, un intero quartiere, abituato a fare squadra. Perché se qui ci nasci e ci vivi, dovrai fare i conti anche con la miopia delle classi dirigenti. Qui, se ci nasci e ci vivi, ti abitui a fare da solo.

Poi, la cronaca. Alle 8, la telecamera di Telerama arriva insieme alla prima pattuglia della polizia municipale. Ne arriveranno altre. Arriveranno anche i carabinieri. Perché non si sa mai. Ma non succede nulla di strano. Nessun episodio censurabile. Di fronte all’obiettivo, solo la rabbia e la disperazione di padri, madri, anziani e bambini. Piccoli. Anche malati. Sotto la pioggia e il freddo.

Valigie, mobili, giocattoli. Persino le porte. Che prima non c’erano. E se lo son messe loro. E le ditte incaricate, hanno l’ordine di portare via tutto. Anche sotto la pioggia, anche sotto il freddo. Anche se l’avvocato Massimo Romata, legale di fiducia, continua a lavorare per risolvere una situazione al limite.

Da oggi, due famiglie di Francavilla Fontana non hanno più un tetto. Saranno ospitati da amici o parenti. Ma non sarà la stessa cosa. Qui, a fare squadra, sono già abituati. Qui, a fare i conti con gli errori di altri, pure. And so, What’s the Story? Welcome to Francavilla Fontana, zona 167. Quella delle farmacie. Quella dei lavori fatti male. Quella degli sfratti. Quella di chi, forse per vergogna, da queste parti non si è fatto mai vedere.

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