PORTO MIGGIANO– Momenti di tensione altissima, nella tarda mattinata di oggi, a Porto Miggiano. Su disposizione del pm Antonio Negro, infatti, la Forestale ha eseguito un blitz per verificare il rispetto dei sigilli sulla cala sequestrata a marzo. 15 le denunce nei confronti sia di bagnanti che avevano raggiunto la spiaggetta con i pedalò dal mare, sia di chi aveva scavalcato il masso fatto apporre la scorsa settimana dalla Procura per impedire l’accesso all’insenatura. Il rischio crolli e le esigenze di accertamento della staticità, infatti, sono alla base del rigetto di due istanze di dissequestro. Ciononostante, la presenza massiccia dei frequentatori nella zona ha richiesto la linea dura. In mattinata, ad accompagnare i turisti a fare il bagno nelle acque di Porto Miggiano anche dei pullman, segno evidente di mancata informazione o di non rispetto dei limiti imposti.
Si è sfiorata la rissa, poi, quando è arrivato un gruppo di ambientalisti, con le magliette “Forza Legge”, di fronte al banchetto per la raccolta firme, predisposto da cittadini di Santa Cesarea Terme per chiedere il dissequestro della cala. Ci sono stati spintoni, uno degli ambientalisti è stato inseguito ed è stato necessario l’intervento degli uomini della Forestale, in tutto otto, per placare gli animi ed evitare che si arrivasse alle mani.