TARANTO- Non si poteva scegliere momento meno opportuno per annullare un consiglio comunale. Taranto è in sofferenza. Le emissioni di gas, gli sversamenti in mare provocati dal black out all’Eni causato dal maltempo di pochi giorni fa. E in queste ore i malori per la situazioni di inquinamento davvero sempre più insostenibile. Ma se in circostanze delicate, normalmente le amministrazioni convocano consigli comunali straordinari, a Taranto, invece si annullano.
“Forse una fuga dai problemi” se lo chiede il consigliere comunale di Taranto Capriulo: “Ritengo francamente grave la decisione di annullare la seduta del consiglio comunale. Motivazione dichiarata è che le pratiche non erano complete e per contenere la spesa per lo svolgimento. Entrambe le motivazioni assolutamente “non credibili”. Il provvedimento di annullamento della convocazione appare, a mio avviso, illegittimo: in quanto avrebbe dovuto essere notificato con congruo anticipo ai consiglieri, per la carenza e la contraddittorietà della motivazione, in quanto si è impedito, all’ intero consiglio comunale di discutere di altri importanti argomenti esautorando i consiglieri di un preciso diritto loro concesso dalla legge.
“Insomma una mossa grave ed illegittima attacca il consigliere che conclude “Quello che è vero è che si fugge dalle responsabilità e dai problemi della città: proprio ieri avevamo concordato e chiesto alla presidenza del consiglio, al sindaco ed ai tecnici competenti di relazionare in aula consiliare su quanto sta accadendo nell’area industriale, con sversamenti in mare e gas che ammorbano la città. Si sarebbe anche dovuto discutere di importanti argomenti riguardanti lo sviluppo, la candidatura di Taranto capitale europea della cultura, della città vecchia, dell’urbanistica. E la maggioranza dei consiglieri che fa: rinvia i problemi, credo fuggendo da essi!