FRANCAVILLA FONTANA (BR) – Bollati dal Sindaco come eccezionali, imprevedibili e pericolosi, i conigli e le galline di un’azienda zootecnica di Francavilla Fontana, oggetto nel 2003 di un’ordinanza sindacale, sono stati rivalutati e fondamentalmente assolti da una sentenza del TAR di Lecce, che annulla l’ordinanza in questione e restituisce a questi simpatici animaletti di Contrada Laura una dignità smarrita per quasi 10 anni.
I fatti. Nel maggio del 2003, un sopralluogo congiunto tra ASL e Comune attestò come in un’azienda della ‘città degli Imperiali’, vi fossero carenze di tipo igienico sanitarie. Eternit, in primis. Ma anche mancanze autorizzative inerenti lo stoccaggio delle deiezioni animali e soprattutto un cattivo odore emanato dai conigli e galline presenti nell’allevamento.
Nessun problema per le lastre inquinanti e i liquami, con il proprietario dell’azienda che sistemò il tutto. Ma in un successivo controllo, gli impiegati ASL ebbero da ridire sull’olezzo emanato dagli animaletti, cui però l’allevato non riuscì a porre rimedio. Il Sindaco di Francavilla emise quindi un’ordinanza, interdicendo l’attività dell’allevamento zootecnico avi-cunicolo “sino alla data di esecuzione dei lavori per abbattere la percezione di odori molesti”.
A distanza di 10 anni, dopo una lunga battaglia, il TAR ha però annullato quel documento. Secondo i Giudici, infatti, è palese che il Sindaco di Francavilla abbia inteso far ricorso al potere ‘extra ordinem’ accordato dalla norma “al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. Oltre che urgenti e imprevedibili. Inoltre, gli odori emessi da conigli e galline risultano essere “caratteristici dell’allevamento in questione”. Altro che puzza, insomma. Sarebbe come multare un incolpevole suino per il suo olezzo.
Il risultato: ordinanza annullata e galline e conigli liberi di sentirsi orgogliosi del proprio e personalissimo odore.