Politica

Caos PDL, tra appello a Della Corte e nuove dimissioni

FRANCAVILLA FONTANA (BR)  –   Il Consiglio che chiede al Sindaco di ripensarci, in extremis. Un Assessore, un altro in pochi giorni, che ringrazia tutti e rassegna le dimissioni. Le opposizioni che insorgono e promettono battaglia. Doveva essere l’ultimo giorno di scuola per l’Assise di Francavilla Fontana.

E invece, chissà che alla fine la legislatura non arrivi alla sua conclusione naturale. Perchè, e andiamo in rigoroso ordine cronologico, mentre l’Assessore all’Urbnistica Roberta Lopalco protocollava le sue dimissioni dalla giunta, la maggioranza in Consiglio comunale targata Centrodestra presentava ed approvava un ordine del giorno con cui i 17 firmatari invitavano il primo cittadino a ritirare le sue dimissioni.

Un po’ sulla scorta dell’esito della raccolta firme promossa da un fantomatico Comitato di cittadini  – oltre 4.500 hanno spalleggiato la petizione –  un po’ per evitare a Francavilla un presunto immobilismo amministrativo in dote ad un anno di commissariamento. Ma la scelta, appunto, spetterà al Sindaco in persona, ancora agli arresti domiciliari e indagato dalla Procura di Brindisi per truffa aggravata ai danni del Sistema Sanitario Nazionale.

La tranquillità del Capogruppo del PDL, Luigi Vitali, cozza con la rabbia delle opposizioni. UDC, IDV, FLI non le hanno mandate a dire. E i giudizi raccolti, a microfono spento, sull’iniziativa della maggioranza, non sono neppure ripetibili in fascia protetta. Anche davanti alla telecamera, però, la critica è dura. Anzi durissima.

Quindi, la doccia fredda. Il punto all’ordine del giorno inerente il Piano Urbanistico è stato ritirato. Perchè “è assente l’Assessore Lopalco”. Che nel frattempo si era dimessa, senza avvertire i maggiorenti del PDL e, quindi, in aperta polemica con la stessa maggioranza, in pieno imbarazzo di fronte ad una situazione inaspettata che arriva ad una settimana dalle dimissioni dell’Assessore ai Lavori pubblici Antonio Andrisano.

Di più. La Lopalco, per 4 anni costretta a sopportare battutine maschiliste da tutte le parti politiche, dà sfoggio di professionalità. E a sorpresa, allegata alla lettera di dimissioni, presenta anche la stesura definitiva del Piano Urbanistico Generale.

Come dire, se Della Corte, alla fine di una lunga giornata, ritirasse le sue dimissioni, il PDL si ritroverebbe con una bella gatta da pelare. Ovvero un PUG realizzato da un ex esponente della giunta e in rotta di collisione con l’intero apparato, da approvare entro la fine del mandato. Tutto ora resta nelle mani di un Sindaco agli arresti ma, chissà, forse con una gran voglia di ritornare e mettere ordine in una maggioranza che sembra allo sfascio.

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