Politica

PD, i saggi falliscono: si va verso il commissariamento

LECCE    –   I saggi falliscono e il PD provinciale va verso il commissariamento. Sembrerebbe essere questo l’orientamento della Segreteria regionale che avrebbe raccolto le richieste delle aree Letta e Renzi, appena sparsa la notizia del rinvio dell’Assemblea pomeridiana.

Alberto Maritati e Cosimo Durante avevano un mandato: trovare un reggente. Antonio Maniglio conferma il ‘no’, manca l’asso nella manica, l’incontro con il partito viene rinviato e scoppia la rivolta all’interno.

Tutti contro tutti. Tutti d’accordo però sul fatto che l’appuntamento di questo pomeriggio non dovesse essere rinviato, perchè  i panni sporchi si lavano in famiglia. Ma salta l’incontro, animi troppo tesi, a rischio una resa dei conti troppo sanguinaria. Specie dopo la fuga della notizia che Cosimo Durante si sia proposto come reggente, ma è lo stesso a smentire la voce, tuttavia avrebbe convocato i Segretari di Circolo, finora mai interpellati, per domani.

I Giovani Democratici chiedono per bocca di Luciano Marrocco, il ritorno di Salvatore Capone: “Riteniamo pertanto concluso il mandato di chi doveva individuare una figura terza per traghettare il partito fino al congresso e auspichiamo la convocazione dell’Assemblea quanto prima, in cui così come si sono respinte in modo anomalo poiché non votate le dimissioni del Presidente dell’Assemblea, si respingano anche quelle del Segretario, il quale, affiancato da un gruppo rappresentativo dei territori, guidi il partito fino al Congresso, oppure in alternativa sia l’Assemblea, nel pieno delle sue facoltà, a determinarsi”.

I Giovani spingono per Capone che viene aspramente criticato dall’area Letta.

Fabrizio Marra affonda la lama nella spalla dei cecchini delle ultime ore, ossia Alfonso Rampino: “C’è un grosso senso di irresponsabilità che pervade il partito provinciale visto e considerato che vi era un preciso mandato da parte dell’Assemblea provinciale a Durante e Maritati. Mi chiedo – incalza  – i cecchini delle ultime ore a nome di chi parlano? Stiamo parlando di un traghettatore che accettava di non candidarsi più a nulla. Antonio Maniglio aveva dichiarato la ritirata. Ora –  propone Marra – Blasi faccia il segretario regionale e commissioni Lecce. Questa siituazione e’ l’epilogo maldestro e malsano di una gestione fallimentare della segreteria provinciale uscente che ha prodotto un partito balcanizzato” . L’area Emiliano, con Paola Povero, chiede che si torni subito in assemblea, per discutere, contestare e trovare una soluzione. Polemiche e accuse al vetriolo pronte a far esplodere la bomba in quel di via Tasso. La soluzione la potrebbe fornire sul piatto d’argento la segretaria regionale. Sergio Blasi infatti sarebbe propenso al commissariamento della federazione provinciale.

 

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