LECCE – Il bike sharing a Lecce? Solo una beffa. Lo sostengono i Giovani Democratici di Lecce. Era il luglio del 2009 quando fu presentato, in pompa magna, il progetto del ‘bike sharing’. Attraverso fondi europei venivano installate 90 colonnine per 70 bici: ovvero più postazioni in diversi punti della città, per dare risposta alla sempre più frequenti domande di mobilità alternativa e sostenibile.
Ma a 4 anni dalla realizzazione di questo progetto i risultati sono sotto gli occhi di tutti: dalla difficoltà nel reperire le tessere magnetiche che consentono l’utilizzo delle bici, alle condizioni in cui si trovano le stesse, per poi notare che ad oggi si è in assenza di un preciso soggetto a cui affidare la gestione e la manutenzione dell’intero servizio.
“Si tratta di mettere in campo azioni diversificate in grado sia di rafforzare anche l’offerta di servizi dedicati, creando spazio, opportunità concrete e condizioni di sicurezza per chi sceglie di andare a piedi o in bici (isole pedonali, piste ciclabili, bike sharing, ecc.), sia di regolare meglio la convivenza tra i diversi modi di, sia di far crescere la cultura civica per la riduzione di consumi di auto e a favorire il trasporto collettivo”, dice Diego Dantes, Responsabile organizzativo dei GD.