S.ISIDORO (LE) – Un’opinione può essere espressa in modo più o meno elegante. Chi ha fatto questo graffito di certo elegante non è stato, ma è chiaro che non condivide affatto l’ordinanza in questione. Che è quella con cui, il 2 agosto scorso, gli accessi al mare alle auto sono stati inibiti.
Siamo in località S.Nicola, tra Torre S.Isidoro e il lido ‘Ancora’.
Qui c’è uno scorcio meraviglioso. Una spiaggetta, una sottile mezzaluna di sabbia e il mare sempre calmo, perchè riparato dai venti dagli scogli che abbracciano.
Per questo, è diventato meta da tanti anni, soprattutto di famiglie di persone diversamente abili che con le auto, raggiungevano quasi la spiaggia ed agevolmente, riuscivano ad adagiare in acqua i parenti con problemi motori o sulla sedia a rotelle.
Non solo, le auto arrivavano a pochi passi dal mare, ma su questo spiazzo sostavano anche numerosi camper, sempre con persone diversamente abili. E allora perchè quell’ordinanza comunale, con la quale all’imbocco delle due strade sterrate sono stati posizionati enormi massi per impedire il passaggio ai mezzi?
È presto detto: gli abitanti delle case circostanti avrebbero detto che i camperesti scaricavano in mare i propri reflui.
E allora è insorta ‘Alleanza salentina’, associazione camperisti con portatori di handicap e non e volontari del soccorso. “Potrebbe esserci – dicono – una pecora nera che forse lo fa davvero, ma non è un’abitudine diffusa, anzi, queste famiglie tengono alla pulizia del mare in cui loro stessi fanno il bagno!”.
L’ordinanza è stata emessa, come si disse allora, per contrastare il parcheggio selvaggio e salvaguardare i luoghi, ma le famiglie non ci stanno. “Tra l’altro – dicono dall’associazione – lasciando quei massi lì, è impedito l’accesso anche alle ambulanze. E allora l’associazione propone una possibile soluzione”.