Politica

Surbo, l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco. Lui: “resto”. La minoranza: “andiamo via noi”

SURBO – “Il paese merita di più. Chiediamo a lei, sindaco, un atto di coraggio e di responsabilità: rassegni le sue dimissioni”. A parlare sono i consiglieri d’opposizione del Comune di Surbo: un ultimatum pesante quello lanciato in mattinata durante il consiglio straordinario. L’attenzione, in vari punti all’ordine del giorno, si focalizza sull’insediamento (avvenuto lo scorso 22 novembre) della Commissione di accesso antimafia nominata dal Prefetto di Lecce Claudio Palomba. Al vaglio, da quel giorno, i plichi degli uffici comunali contenenti gare d’appalto dietro le quali, secondo l’accusa, si celerebbero frodi nelle pubbliche forniture, falso e finanziamento illecito oltre a tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Tutto oggetto di un’inchiesta avviata 4 anni fa e le cui indagini preliminari si sono concluse a settembre.

Loro, i gruppi consiliari di minoranza “nuova primavera” e “la svolta”, non ci stanno: se il sindaco non va via, a minacciare le dimissioni in massa è l’opposizione. Più prudente il Consigliere Nicola Donno del gruppo indipendente: anche lui chiede al sindaco di fare un passo indietro, sul da farsi successivamente però si riserva di pensarci. Prende le distanze anche dall’ipotesi dimissionaria la neo eletta consigliera Marianna Miceli, subentrata dopo le dimissioni di Giuseppe Maroccia nel gruppo “nuova primavera”, ma che da oggi ha scelto di proclamarsi “indipendente”.

Tutti concordi intanto sul fatto che il primo cittadino avrebbe dovuto già, a conclusione delle indagini preliminari, congelare l’assessorato e le deleghe di Franco Vincenti, assessore ai lavori pubblici che secondo l’accusa avrebbe riservato trattamenti di favore per l’affidamento di lavori pubblici alla società Trio Costruzioni, la stessa che 4 anni fa avrebbe sostenuto la sua candidatura.

Il primo cittadino Fabio Vincenti definisce la richiesta avanzata dall’opposizione “assurda”, “il vero coraggio -dice- si dimostra restando. Andare via sarebbe più facile, io e l’amministrazione tutta abbiamo il dovere di metterci a totale disposizione della Commissione d’indagine“.

Nelle prossime ore la minoranza tutta deciderà come agire di conseguenza: laddove decidesse di ufficializzare l’abbandono compatto, il sindaco Vincenti avrebbe comunque i numeri per andare avanti.

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