LECCE- Una situazione di caos e di inadeguatezza, quella illustrata dal Codacons nella città di Lecce riguardante la raccolta differenziata. Ad un anno dall’avvio della “raccolta differenziata spinta” infatti, detta anche “porta a porta”, si può giungere alla conclusione- afferma l’Avv. Piero Mongelli- che il servizio non rispecchi minimamente né la qualità né l’efficienza. Non si comprende la scelta dei carrellati condominiali quando non ci sono gli spazi per collocarli, l’orario di conferimento rispetto all’inizio del servizio di raccolta distribuito per zona, non si infine capisce perchè si sia optato per dei Kit che poi vengono, puntualmente, rubati.
Un disservizio che tra l’altro i cittadini stanno pagando profumatamente, anche se l’odore che si sente a passeggiare vicino ai pochi cassonetti rimasti in città è tutto tranne che profumato- afferma Mongelli- con un aumento di 1.800.000 euro in più e un aumento della TARI dell’8%.