LECCE- Torna l’allarme meduse nel mare che bagna il basso Adriatico. I bagnanti hanno segnalato una forte presenza, sebbene non si possa parlare di invasione. Le meduse, a partire dalle giornate più calde di questa estate 2015, hanno cominciato a spingersi verso il bagnasciuga ed è diventato quasi normale vederle nelle acque poco profonde mentre si nuota.
“Perché aumentino non è ancora chiaro – dicono dallo Sportello dei Diritti di Lecce – e non si hanno dati certi e comunque è un fenomeno che pare ripetersi ogni anno in coincidenza del periodo della stagione balneare”. Ciò che è certo è che le meduse rilasciano sostanze urticanti che provocano una reazione infiammatoria acuta caratterizzata da eritema, gonfiore, vescicole e bolle, accompagnata da bruciore e sensazione di dolore. Il tutto più o meno persistente a seconda della vicinanza del ‘contatto’”.
Tre le nuove specie che popolano i nostri mari: una viene dal Canale di Suez, l’altra ha un diametro anche di un metro, la terza vive sul fondo del mare con i tentacoli verso l’alto.
Massima attenzione, dunque.
Poche, ma utili “regole d’oro” in caso di contatto con le meduse: non strofinare bocca e occhi; non lavare con acqua dolce la parte colpita, ma usare acqua di mare e disinfettare con bicarbonato; non usare acqua fredda o ghiaccio; non grattare la zona ustionata (si accelera la sostanza tossica); evitare impacchi con aceto o ammoniaca: è un “rimedio della nonna” del tutto inutile e anche l’uso di alcool è sconsigliato. Inoltre, non rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette, ma con le mani. Il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d’alluminio, utile anche per le punture di zanzara. Evitare pomate cortisoniche o antistaminiche.