Cronaca

“Nessun condizionamento mafioso”: revocata l’interdittiva all’Eurogarden Village

LECCE – “Non esiste alcun condizionamento mafioso”. E’ quanto recitano, in buona sostanza, i due distinti provvedimenti del 28 marzo con cui la Prefettura di Lecce ha comunicato alle società Tiemme s.r.l., Tiemme Beach s.r.l. e Tiemme Vacanze s.r.l., titolari e gestori dell’Eurogarden Village di San Foca, la revoca della precedente interdittiva antimafia rilasciata nel 2021.

Accogliendo la richiesta di rilascio di informativa liberatoria formulata dagli avvocati Saverio Sticchi Damiani e Alessandra De Pascalis, la Prefettura ha rilevato che “dagli accertamenti svolti non risultano emersi elementi di pregiudizio tali da confermare una situazione di concreto ed attuale pericolo di condizionamento mafioso”.

L’organo di governo ha fatto leva anche sul parere del GIA, gruppo interforze antimafia, che nell’ultima riunione, “dopo un attento esame di tutta la documentazione agli atti e degli esiti degli approfondimenti investigativi resi dalle Forze dell’Ordine, ha concluso ritenendo all’unanimità che in relazione alle predette società sussistano i presupposti per aggiornare la relativa informazione antimafia con liberatoria”.

I provvedimenti liberatori soggiungono a valle di un iter complesso, durante il quale le società, colpite da interdittiva sono state ammesse, sin da subito, dal Tribunale di Lecce, sezione misure di prevenzione, a controllo giudiziario ai sensi dell’art. 34 bis del codice antimafia per due anni.

Il monitoraggio da parte del Tribunale della prevenzione si è concluso con esito favorevole, come da provvedimento dell’aprile 2023 con il quale il Giudice aveva dichiarato di dover “recisamente escludersi, alla luce degli elementi istruttori acquisiti, ogni sospetto di infiltrazioni mafiose, idonee a condizionare la gestione delle società in esame”.

All’esito di tale procedura, l’iter intrapreso ha trovato la sua definitiva conclusione con le informative liberatorie adottate dalla Prefettura di Lecce, nelle quali si conclude a chiare lettere che “non risulta la presenza di tentativi di infiltrazione mafiosa che possano condizionare le scelte e le strategie dell’impresa”.

La liberatoria ottenuta consente ora alle società di continuare ad operare sul mercato in piena autonomia e senza restrizioni, confermando quel regime di legalità in cui le stesse hanno dimostrato di operare.

 

 

 

 

Articoli correlati

Bari: truffa un anziano e gli porta via 12mila euro, arrestata 22enne napoletana

Redazione

21enne assassinato e buttato nella scarpata: chiesto l’ergastolo per il nipote di “Stellina”

Erica Fiore

Bruciata l’auto di una coppia, carabiniere e funzionaria del Comune di Lecce

Redazione

Crolla il solaio di una piscina, tra i feriti anche due bambini

Redazione

Polveri sottili e rumori assordanti nel cantiere dell’ex Caserma Pico, parte l’esposto in Procura

Sergio Costa

Erosione, 20 chilometri di litorale adriatico sono “proibiti”

Erica Fiore