BARI – In piena campagna elettorale, ciascuno per la sua strada, Michele Laforgia e Vito Leccese proseguono a ritmo serrato la corsa verso le amministrative di giugno, determinati a contendersi il consenso del popolo della sinistra barese. La frattura è sempre più netta, dopo il rimpasto della giunta Emiliano che ha fatto fuori l’assessora all’ambiente, la vendoliana Anna Grazia Maraschio. Uno strappo rimarcato dal presidente di Sinistra Italiana, Nichi Vendola, che a Bari ribadisce sostegno incondizionato a Michele Laforgia, additandolo a riferimento del mondo progressista per la legalità. Lavoro giusto: questa la priorità del suo programma politico. “Anche il Comune di Bari, come quello di Firenze, stabilisca con delibera e faccia applicare agli uffici il salario minimo garantito per tutti i bandi e gli appalti pubblici che riguardano il Comune”, dice Laforgia.
Dall’altra parte, nel comitato di Vito Leccese, riprendono gli appuntamenti tematici di “Germogli, idee per il futuro di Bari” con un focus sul turismo. Protagonisti gli operatori del settore con l’assessora comunale a turismo e marketing territoriale, Ines Pierucci, e il direttore generale di PugliaPromozione, Luca Scandale. Con l’istituzione della tassa di soggiorno si è riusciti a creare una banca dati utile per impostare una strategia nuova per il futuro. Negli ultimi sette mesi 700mila persone hanno pernottato a Bari, portando nelle casse comunali 1 milione e 430mila euro. Tanto è stato fatto, ma tanto c’è ancora da costruire.
“Bene che Bari sviluppi e valorizzi le sue bellezze per attrarre turisti, ma non è giusto che questo avvenga a scapito dei baresi. Diventa sempre più difficile trovare casa o posti letto perché gran parte del patrimonio abitativo privato viene utilizzato per b&b, locazioni brevi e case vacanza, e questo è un problema che la prossima amministrazione dovrà risolvere”: questo l’impegno di Leccese.