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5 sbarchi di migranti in 12 ore. Traversate col mare grosso: malori e svenimenti

SALENTO – 68, 16, altri 21 intercettati al largo all’ora di pranzo e altri 80 nel pomeriggio. Persone, non numeri. Ma le cifre danno l’idea della portata del fenomeno. In poche ore, cinque sbarchi e 200 tra bambini, donne, uomini sbarcati sulle coste salentine dopo traversate in mare di minimo cinque giorni.

“Sono tutti disidratati, le scorte d’acqua finiscono appena arriviamo sul posto” racconta Mimma Antonaci, delegata d’Area e portavoce di Croce Rossa Puglia e del comitato di Lecce. Mentre è al telefono, le arriva un’altra richiesta: una quarta imbarcazione sta arrivando, “non sappiamo ancora dove” dice “Siamo attivi dalla notte senza mai fermarci”.

Il primo sbarco è avvenuto nella notte a Leuca: 68 persone arrivate in una barca a vela partita dalla Turchia, intercettata dalla Guardia di Finanza e poi scortata in porto. A bordo tanti bambini e donne, che arrivano da Iran, Iraq, Afghanistan e Uzbekistan. Una ragazza incinta, disidratata come gli altri, e che come gli altri non mangiava da troppe ore, è svenuta appena arrivata a terra. È stata soccorsa e portata d’urgenza in ospedale a Tricase. Ora è tutto ok, mamma e bimbo stanno bene.

Tra i migranti, c’erano anche i presunti scafisti, che sarebbero tre. La loro posizione è al vaglio delle forze dell’ordine.

 

 

Intorno alle 2,00, altre 16 persone sono arrivate a Otranto a bordo di un piccolo motoscafo. 15 uomini e una ragazza.

Due ore dopo, alle 4,00 del mattino, a 18 miglia dalla costa, la Finanza ha intercettato un’altra imbarcazione, stavolta scortata a Gallipoli: a bordo 21 persone, tutti nuclei familiari, diversi bambini.

 

E alle 14,30, la notizia dell’arrivo di un’altra imbarcazione a Leuca. Una famiglia di quattro persone e uno scafista arrestato.

Nel pomeriggio, a Leuca, ben 80 persone sono state intercettate al largo e accompagnate a terra.

Forze dell’ordine e Croce Rossa lavorano senza sosta per garantire un arrivo sicuro e assistenza e soccorso immediati a chi arriva.

“Molti non indossano le scarpe e hanno i piedi gonfissimi, perché viaggiano con le gambe penzoloni per giorni -spiega Antonaci- Siamo abituati ad accogliere, il più delle volte, migranti che viaggiano con il mare calmo; invece tutte queste traversate delle ultime ore sono avvenute con il mare grosso, per questo si riscontrano moltissimi malori”.

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