Cronaca

Attentato a scuola, ancora nessun aiuto alle ferite

BRINDISI – Le famiglie delle ragazze ferite nell’attentato del Morvillo Falcone sono ancora in attesa di un sostegno economico. I 200mila euro promessi dalla Regione Puglia e approvati dal Consiglio regionale non si sono visti, ed intanto queste ragazze già ferite nell’animo oltre che nel corpo devono fare i conti con le difficoltà di non riuscire a sostenere le spese mediche necessarie. Le loro famiglie, tramite i propri legali, hanno chiesto un indennizzo e il risarcimento previsto dall’assicurazione dell’istituto scolastico. Lungaggini e procedure burocratiche che sicuramente non risolvono i problemi, ma li accentuano. Problemi che queste famiglie , in gran parte indigenti, devono affrontare anche nel quotidiano. Le creme per alleviare le ustioni sono costosissime, ma amche semplicemente il carburante per spostarsi dalla propria abitazione all’ospedale rappresenta un limite.

Non mancano però i gesti di solidarietà, da Roma alcune cliniche private si sono offerte per prestare servizi e cure alle ragazze e proprio nella serata di ieri sono stati aperti i salvadanai distribuiti durante i giorni precedenti il concerto in memoria di Melissa Bassi per raccogliere fondi a favore delle famiglie delle ragazze ferite nell’attentato al Morvillo Falcone. Il ‘Comitato spontaneo di giovani mesagnesi per Melissa Bassi’ è riuscito a racimolare 1.388,50 euro (grazie anche alla collaborazione della Confesercenti del capoluogo).

I 68 salvadanai sono stati aperti in un locale della Chiesa ‘San Pio’ a Mesagne, alla presenza degli avvocati Francesca Riccio e Laura Scianaro, legale tra l’altro della famiglia Greco. Dall’importo raccolto ora verrà detratta la somma di 388,50 euro da destinare a parziale rimborso delle spese di trasferta degli artisti che si sono esibiti durante il ‘Concerto per Melissa’. La restante parte, invece, ha fatto sapere il Comitato, verrà suddivisa tra le famiglie di Veronica e Vanessa Capodieci, Selena Greco, Sabrina Ribezzi e Azzurra Camarda. La buona volontà dei ragazzi mesagnesi ha così prodotto i suoi frutti e poco importa se la cifra raccolta non è a tanti zeri. La voglia di ricordare Melissa, l’affetto per le compagne ha unito ancora una volta l’intera comunità, affinchè quanto è accaduto non venga dimenticato.

di Lucia Pezzuto


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