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Rifiutano il trasferimento, scioperano e l’azienda li licenzia: il Tribunale dà ragione ai lavoratori

ACQUARICA DI LECCE – Rifiutano il trasferimento, scioperano e l’azienda li licenzia. Due anni dopo arriva la reintegra. Assistita dall’avvocato Iuri Chironi e sostenuta dalla Slc Cgil di Lecce, una lavoratrice ha ottenuto giustizia.

Il giudice del lavoro Luca Notarangelo del Tribunale di Lecce ha infatti dichiarato nullo il licenziamento deciso da Call Marketing e condannato l’azienda alla reintegra nel posto di lavoro, oltre che al pagamento di una indennità commisurata all’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto dal giorno del licenziamento fino all’effettiva reintegra (e al pagamento delle spese legali).

“La sentenza fa giustizia di una grave prevaricazione perpetrata a danno di lavoratrici e lavoratori che avevano il lavoro nel call center come unica fonte di sostentamento per le loro famiglie e che hanno visto nello sciopero l’unico mezzo per tutelare i propri diritti”, dicono Valentina Fragassi, segretario generale della Cgil Lecce, e Tommaso Moscara, segretario generale della Slc Cgil Lecce-Brindisi.Alla luce anche di questa sentenza, emerge con forza la necessità di un nuovo Statuto dei Lavoratori”.

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