LECCE- Per cercare di mettere ordine nel caos che sta rendendo bollente l’estate dei rifiuti, a causa della chiusura di alcuni impianti di raccolta dell’umido fuori provincia, una delle poche strade pare essere quella dell’attivazione della stazione di trasferenza di Melpignano. È un’ipotesi messa sul tavolo oltre un mese fa, ma sulla quale ancora nulla è stato deciso ed è slittato a mercoledì anche l’incontro in Provincia convocato per le scorse ore. Il Comune di Melpignano, però, detta le condizioni: acquisire le autorizzazioni di tutti gli enti preposti; usare mezzi idonei per il trasporto; tracciare il flusso dei rifiuti in entrata e in uscita; conoscere la tempistica. “La mia – dice il sindaco Ivan Stomeo – è solo una disponibilità per aiutare territori salentini in difficoltà sulla gestione della frazione organica”. Melpignano tende la mano, sebbene sia l’unico Comune ad aver già attivato la propria compostiera di comunità per la propria quota dell’umido.
C’è bisogno di fare in fretta: il Comune di Poggiardo, infatti, continua a sbarrare la strada ai camion che trasportano organico provenienti dall’Aro 11 e dall’Aro6, “anche perché – spiega il sindaco Giuseppe Colafati – hanno anche un contributo della Regione per poter conferire il rifiuto fuori provincia”. Vengono accolti solo i mezzi che provengono dall’Aro7 con capofila Maglie, che ancora non ha esperito la gara per separare l’umido dal secco. I rifiuti dell’Aro 11 (Gallipoli e dintorni) almeno fino a sabato dovrebbero essere dirottati a Ugento. Anche di questo si dovrà discutere in Provincia.
La preoccupazione di Poggiardo è comprensibile: i miasmi che hanno reso impossibile la vivibilità durante l’estate 2018 sono stati causati per la gran parte proprio dal conferimento della frazione organica e il Comune è stato costretto a emettere diffide per il rientro dell’impatto odorigeno, pena la chiusura dell’impianto.
