Attualità

Aqp, canale di Torre Colimena come valvola di sfogo dei liquami: la rabbia del MRS

MANDURIA – Ci sono già stati esposti e diffide, ma nulla è cambiato: Aqp tira dritto. Stiamo parlando del progetto che prevede l’utilizzo del canale di Torre Colimena, marina di Manduria, come valvola di sfogo dei liquami in caso di guasto del depuratore in costruzione a Urmo o con il tutto pieno in caso di piogge copiose.

Una trovata di Acquedotto Pugliese che fa indignare il Movimento Regione Salento che parla di “ennesimo sfregio all’ambiente e al territorio salentino in quell’oasi naturale in provincia di Taranto che proprio non lo merita“.

Giornalmente arrivano segnalazioni di sversamento di liquami in mare o segnalazioni di impianti di sollevamento obsoleti che rendono l’aria irrespirabile – spiega Giuliana Coluccio, Consigliera comunale di Melpignano e Coordinatrice del MRS, dipartimento Ambiente Eppure AQP va avanti in modo indifferente, nonostante gli esposti e le diffide.

In un’era altamente tecnologica e digitalizzata, dove le scoperte scientifiche hanno migliorato la qualità della vita e l’uomo ha raggiunto livelli di conoscenza insperati, ci imbattiamo ogni giorno e in ogni territorio in situazioni assurde e fuori dai limiti della civiltà.

Progettare nel 2019 la costruzione di un depuratore senza mettere in campo quelle competenze tecniche e scientifiche che prevedano soluzioni sostenibili, avanzate e in sintonia con l’ambiente è un crimine. Sversare i liquami di un depuratore in uno dei bacini più belli del Salento, in un’oasi naturale popolata da fenicotteri e altre specie terrestri e marine è un’offesa al popolo salentino, pugliese e al italiano tutto.

E non ci venga a dire AQP che quelle scaricate in mare saranno acque depurate -conclude la Coluccio- perché non ci crede nessuno.

E se così fosse vogliamo conoscere i requisiti minimi inerenti sia i parametri microbiologici che gli standard di monitoraggi incentrati sulla frequenza dei controlli e sul processo di convalida. E se saranno acque depurate perché non utilizzarle per l’agricoltura dando applicazione al nuovo regolamento legislativo della Commissione Europea per garantire la tutela delle risorse idriche e combattere gli sprechi?

Invito i dirigenti di AQP a rivedere il progetto e ad adottare soluzioni compatibili con l’ambiente così prevede l’Agenda ONU 2030.

Invito il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ad intervenire nei confronti di AQP affinché rispetti il patto etico tra l’uomo e la natura e non avalli scelte scellerate più di quanto sta già avvenendo nel nostro territorio con Ilva, Cerano, Tap e Xylella“.

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