Cronaca

Neviano, il Tar blocca “la Casa del Commiato”

NEVIANO-Il titolare di un’agenzia funebre, rappresentato dall’avvocato Ilenia Antonaci, l’ha spuntata dinanzi al Tar Lecce contro il comune di Neviano. La vicenda è quella relativa alla “Casa del Commiato” struttura che accoglie le salme prima del funerale per consentire a parenti e amici di salutare il defunto per l’ultima volta. L’uomo ha presentato un ricorso contro il Comune (rappresentato dall’avvocato Adriano Tolomeo) e contro il titolare della Casa del Commiato (con l’avvocato Ernesto Sticchi Damiani) chiedendo l’annullamento di tutti gli atti e documenti finalizzati alla realizzazione della struttura. Tra questi la richiesta del permesso a costruire la struttura con annessa agenzia funebre al piano terra di un fabbricato in via Roma a Neviano che aveva ricevuto parere positivo. A sostegno del ricorso il legale ha contestato la violazione della L.R. n. 34/08 e del Reg.reg. n. 8/15; violazione del Regolamento comunale di polizia mortuariadel Comune di Neviano; violazione del PUG; eccesso di potere. La sentenza, a firma del presidente Antonio Pasca, ha disposto l’annullamento degli atti impugnati perchĂ© i motivi del ricorso sussistono. Secondo i giudici amministrativi il ricorso è fondato. “Il Collegio ha rilevato che l’esercizio di una “sala del commiato” –anche ai fini della destinazione di zona secondo la normativa urbanistico-edilizia – non può in alcun modo ritenersi attivitĂ  commerciale (quindi ecome un’agenzia funebre) o ad essa equiparata, rientrando a pieno titolo tra le attivitĂ  cimiteriali”. Per questo non può essere collocata nel pieno centro del paese.

M.C.

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