Attualità

Consorzi di bonifica, stangata cartelle: trattori in marcia a Nardò

NARDO’ – In Via XX Settembre, a Nardò, c’è una schiera di cappellini e bandiere gialle: una lunga fila di trattori in moto rompe il silenzio davanti alla sede del consorzio per la bonifica dell’Arneo. L’obiettivo della protesta dei coltivatori di Coldiretti è, di fatto, quello di alzare la voce contro l’ennesima mannaia pronta ad abbattersi sul comparto agricolo. Si tratta delle cosidette “cartelle pazze”: richieste di pagamenti avanzate alle aziende per mantenere i costi del consorzio, le strutture irrigue, gli stipendi del personale. L’emissione dei ruoli di bonifica 2016, 2017, 2018 è stato chiaramente annunciato dal Commissario Straordinario Borzillo il 7 gennaio scorso che sul tema ha convocato una apposita riunione.

“E’ fuori tempo e fuori luogo gestire un problema che si trascina da anni rispondendo a parole, senza agire. Oggi servono fatti -dice Savino Muraglia, presidente regionale di Coldiretti – I fondi del Patto per la Puglia, di cui si parla da tempo, ci sono o non ci sono? E se ci sono, va scritto chiaramente a quali fini vanno destinati”.

Martedì gli agricoltori Coldiretti hanno simbolicamente bruciato le cartelle del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, dinanzi alla sede a Taranto.

Tutta la regione è in mobilitazione, perché i quattro Consorzi di Bonifica –Terre d’Apulia, Arneo, Ugento Li Foggi e Stornara e Tara– sono stati gestiti da Commissari per molti anni e successivamente da un Commissario unico “e oggi – concludono gli agricoltori – si vuol far ricadere sul mondo agricolo l’effetto della gestione commissariale decennale”.

Dopo la protesta, interviene duramente l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia: “Coldiretti – dice – chiede la sospensione dei tributi 2016-2017-2018 con un atto formale, senza spiegare che questi stessi tributi non sono stati ancora emessi. Perciò tale richiesta e connessa protesta sono in tal senso prive di fondamento giuridico, politico e logico”. Di Gioia parla di “assoluta incoerenza della richiesta”: “Il commissario straordinario (dei consorzi di bonifica commissariati, come l’Arneo, ndr) ha previsto nelle poste di bilancio in entrata, per le attività di manutenzione, risorse che dovrebbero pervenire dalla contribuzione. E la Regione si sta facendo carico con manutenzioni straordinarie, come più volte sottolineato, di fronteggiare questo tipo di esigenza”.

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