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Acquatina, Zara: “Mai ostacoli o ritardi da parte di Università”

LECCE – “L’interesse prioritario ed esclusivo dell’Università del Salento è quello riportato nell’art. 2 del Protocollo di intesa sottoscritto da Regione, Comune di Lecce e Università, ossia dare avvio ad ogni azione e iniziativa ad opera di ciascun Ente firmatario, nell’ambito delle rispettive competenze e finalità istituzionali, idonea a dare impulso al rilancio del Bacino di Acquatina e di tutta l’Area prospiciente”.

D’altronde non potrebbe essere altrimenti considerato che è stata l’Università del Salento ad inviare il protocollo alla firma di Regione e Comune quasi tre anni fa, il 23 novembre 2015, all’esito di incontri da me promossi con gli altri soggetti istituzionali”. A dichiararlo il rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara.

“La questione di cui si sta discutendo in questi giorni – l’indizione di una manifestazione di interesse – è di natura procedurale e in tale ambito deve restare: il prossimo 26 luglio abbiamo convocato un Consiglio di Amministrazione nel quale di discuterà, appunto, degli aspetti procedurali e a tal fine abbiamo invitato i referenti della Regione che immagino spiegheranno dal punto di vista tecnico-operativo in che modo si può fare una manifestazione di interesse da parte dell’Università alla luce degli attuali vincoli derivanti dall’atto di concessione.

L’incontro del 26 luglio era già programmato da tempo, indipendentemente dalle polemiche di questi giorni. Spiace leggere soprattutto le più recenti esternazioni su presunti ritardi da parte dell’Università o addirittura su supposti ostacoli alla valorizzazione del bene perché, – e lo scrivo solo per cronaca – si potrebbe far riferimento ad altri ritardi: per esempio negli incontri da me convocati prima del 2015 ed alcuni andati deserti, o a quelli che hanno portato alla sottoscrizione del protocollo d’intesa solo un paio di anni dopo il nostro invio avvenuto, come detto, a novembre 2015. Spiace tanto più in considerazione degli sforzi profusi dall’Università per promuovere intese inter-istituzionali, mai avviate fino al 2015, nonostante la questione del Bacino di Acquatina fosse nota da tempo.

Ma questo non è il momento delle polemiche, voglio sia quello delle soluzioni. L’Università valuterà, nella sua piena autonomia e responsabilità, in quanto Istituzione pubblica, come procedere nella manifestazione di interesse alla luce delle informazioni che saranno fornite dai referenti della Regione”.

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