Politica

Salvemini apre al programma ma dice no a FI: non sono il vostro portavoce e Vitali: non sei all’altezza

LECCE- Carlo Salvemini usa Facebook per ribadire il suo pensiero in attesa del consiglio comunale di convalida dei nuovi consiglieri comunali del centrodestra. “Abbiamo garantito nel più breve tempo possibile il rispetto della sentenza definitiva del giudice amministrativo. Ora spetta alla politica – legittimamente –prendere le proprie decisioni, manifestare le proprie scelte, indicare le proprie volontà.” Così il primo cittadino che difende la sua scelta, a non dimettersi, come invece fatto dal Sindaco del comune abruzzese: “se mi dimettessi la città verrebbe commissariata fino all’estate del 2019 (come accadrà nel Comune di Avezzano, dove un identico caso di “anatra zoppa” ha convinto il sindaco a tornare a casa)” ma avvertiamo la responsabilità politica – in virtù di una legittimazione popolare di oltre 22mila leccesi – di verificare in aula la possibilità di poter garantire un governo alla città sulla base del programma presentato e validato dal voto, implementato da eventuali proposte che dovessero giungere” Questa l’apertura che fa verso i consiglieri di centrodestra pronti a dialogare ma per molti identificati come inciucisti.

“Chi ha sempre sostenuto che questa amministrazione è fallimentare nei risultati (governata da una sindaco espressione di una minoranza di leccesi e privo dei numeri per dare attuazione al proprio programma) ha due possibilità davanti a sé: presentare entro venerdì mattina le firme per lo scioglimento del consiglio comunale, e portare la città al voto entro l’estate del 2018, con un commissario in carica per pochi mesi. o bocciare il bilancio di questa amministrazione quando verrà presentato in aula (entro la metà di marzo) e quindi – nel ribadire il giudizio politico negativo sul sindaco e al sua giunta – portare la città al voto entro l’estate del 2019, con un commissario in carica per oltre un anno.” Dovrebbe esser questa, secondo Salvemini, l’agenda politica amministrativa dell’attuale maggioranza di Palazzo Carafa e risponde alla segreteria regionale di Forza Italia che ieri gli chiedeva di seguire le indicazioni del centro destra per non andare ad elezioni anticipate e giungere a scadenza naturale del 2022. La risposta del primo cittadino? “Non posso accogliere la proposta di chi mi invita “a seguire le loro indicazioni nella guida politico-amministrativa della città. Sono stato eletto sindaco per portare un cambiamento dopo un lungo ciclo di governo, non per essere il portavoce di un continuismo deciso da altri.” Netta la controreplica: arroganza, protervia e supponenza…davanti ad un tale comportamento non possiamo che tornare a votare. Salvemini dimostra di non rispettare i cittadini…e si è rivelato, inequivocabilmente non all’altezza del compito”.

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