BARI- E’ il giorno del silenzio oggi, all’Istituto di Medicina Legale di Bari. E’ il giorno della preghiera e di parole sussurrate tra le lacrime al presidente della Repubblica, arrivato a Bari per rendere omaggio alle vittime.
Mattarella, è arrivato alle 16 in punto. Prima l’incontro con i sindaci dei comuni coinvolti nella tragedia, poi un momento di raccoglimento dinnanzi al cartellone con i volti e le storie delle 23 vittime, poi l’incontro privato con ciascuna delle famiglie. Dura un’ora la sosta del Capo dello Stato, composta, silenziosa con un solo momento di panico, quando la figlia di Enrico Castellano è svenuta all’esterno dell’Istituto. Al termine della visita, Mattarella si è fermato una decina di minuti nei reparti di Ortopedia, Chirurgia e Neurochirugia dove sono ricoverati tre feriti. Il quarto, in riunione non ha potuto incontrarlo. Poi il ritorno a Roma.
Durante la sua visita, è stata colta da un malore una delle figlie di Enrico Castellano. E’ svenuta all’esterno dell’istituto legale.
Le autopsie sui corpi dei macchinisti chiuderanno gli esami, sabato alle 11 i funerali. Intanto la procura ha iscritto nel registro degli indagati almeno due persone, i capistazione Vito Piccarreta che ha dato il via alla partenza del treno a Andria e Alessio porcelli. Spunta un terzo treno nella ricostruzione della dinamica. Piccarretta avrebbe dovuto attenderne due, non unno come ogni giorno. I fonogrammi e le telecamere spigheranno perché quel terzo treno è arrivato per Piccarreta senza preavviso. “L’errore umano c’è stato “ha detto il procuratore di Trani, Giannella, “ma è riduttivo. Faremo chiarezza e tutti i responsabili pagheranno. Ma la dinamica è chiara”.