CronacaEconomia

Bufera Ilva, domani tutti a Roma e proteste ai Tamburi

TARANTO – Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha convocato i vertici Ilva per la presentazione del rapporto sulla accettazione dell’Aia. Il Presidente dell’Ilva Bruno Ferrante  ha espresso la assoluta disponibilità per l’applicazione delle disposizioni contenute nella autorizzazione, ma avrebbe avanzato  la richiesta del dissequestro degli impianti.

L’azienda fa presente di non essere in possesso della disponibilità giuridica e materiale degli impianti di Taranto e quindi di non potere operare alcun intervento di manutenzione o modifica.

Il Ministro Clini, in risposta a tale posizione, ha commentato che il rispetto delle norme Aia è un obbligo disposto dalla legge, la cui mancata osservanza è passibile di pesanti sanzioni. L’incontro fissato a Roma sarà, quindi, anche un’occasione per un chiarimento sulle intenzioni e i previsti investimenti per il risanamento degli impianti.

Nel frattempo, i carabinieri del Noe, il custode legale Emanuela Laterza e i tecnici della ‘Paul Wurth’ hanno eseguito una nuova ispezione approfondita delle attrezzature dell’altoforno n.1 il cui spegnimento è previsto nella prima settimana di dicembre, mentre è imminente lo spegnimento delle batterie n.5 e 6.

Di fronte a tutto questo, i sindacati hanno annunciato battaglia, perchè si sentono esclusi dalla trattativa in atto fra Ministero dell’Ambiente e azienda. La Fiom ha annunciato uno sciopero di 4 ore in segno di protesta per l’annuncio di messa in cassa integrazione dei lavoratori dell’area a freddo e per le condizioni che l’azienda ha posto per il rispetto delle prescrizioni Aia, denunciando pesanti responsabilità dei vertici dell’Ilva.

Cgil, Cisl, Uil e Fiom scendono in campo per denunciare l’intenzione dell’azienda di “non voler spendere un centesimo neanche per l’Autorizzazione Integrata, che comunque è ritenuta una misura insufficiente” e accusano il Governo di “avere permesso che si arrivasse a questo punto invece di mettere i vertici Ilva di fronte alle proprie responsabilità, minimizzando i dati delle perizie”.

Intanto, sono pronte le scuole al quartiere Tamburi, ‘Deledda’ e ‘Vico‘, due scuole a pochi metri dall’altoforno. Alunni e insegnati sfileranno a sostegno della lotta del comitato ‘Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’ e in memoria di Claudio Marsella, morto nell’incidente al reparto Movimentazione Ferroviaria lo scorso 30 ottobre.

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