CronacaEconomia

Enel abolisce le agevolazioni tariffarie, mille ex dipendenti sul piede di guerra

LECCE- Mille pensionati leccesi ex dipendenti Enel sono sul piede di guerra: la protesta è scaturita a seguito della disdetta unilaterale, da parte dell’azienda, delle agevolazioni sulle tariffe per l’energia elettrica, una specie di salario differito (previsto grazie a un accordo contrattuale del 1966 per una media di 600 euro annui a persona), di cui i dipendenti continuano a godere per tutto il periodo di pensione. Gli ex dipendenti contestano anche l’accordo sottoscritto successivamente di sindacati Filctem – Flaei – Uiltec, con il quale si è definito un contributo risarcitorio da versare in un’unica soluzione e a titolo transattivo. Le somme da riscuotere, con la sottoscrizione di un verbale liberatorio individuale, variano con l’aumento dell’età, 60- 83 anni e oltre, da 6.000 a 1.800 euro.

È stato chiesto alla Segreteria nazionale dello SPI Cgil di farsi interprete di questo disagio e di verificare subito – considerato che da gennaio 2016 cesserebbero le agevolazioni tariffarie – la possibilità di slittamento della decorrenza e per un significativo miglioramento dei contenuti dell’intesa, al fine di consentire un’adeguata campagna di informazione tra gli iscritti e non. Altrimenti, si profilano i ricorsi alla magistratura.

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