COLLEPASSO- Inquinamento tra gli ulivi: un ettaro intero su cui stoccare rifiuti speciali, anche pericolosi, dalle componenti di auto in metallo e in plastica a parti meccaniche, da materiale coibentante a bidoni in ferro, da pneumatici esausti fino a mobili, vecchi computer e persino le traversine ferroviarie e i pali telefonici in disuso.
Una vera bomba ecologica, con tanto di liquidi tossici pronti a penetrare nei terreni e inquinare la falda: tutto è finito sotto sequestro, a Collepasso.
Sono stati i carabinieri del Noe di Lecce a ispezionare la sede operativa di una ditta operante nel settore della rivendita di auto usate e pezzi di ricambio. Quello che è venuto a galla è stata un’autentica discarica illecita in aperta campagna. Il legale rappresentate della società, un 33enne del posto, è stato denunciato per gestione non autorizzata di rifiuti speciali.
I sigilli sono stati apposti ad un’area di diecimila metri quadrati, tra l’altro non pavimentata. Stoccati l’uno sull’altro scarti di ogni genere, compresa componentistica elettronica e parti di computer, ingombranti e mobili vari, insegne di esercizi commerciali e legname.
Il valore complessivo dei beni sotto chiave è di cinquantamila euro. E’ stata data comunicazione alla Procura e al Comune per avviare i provvedimenti di bonifica. Poco più in là, a Corigliano d’Otranto, altro sequestro d’urgenza di un’area agricola di circa duecento metri quadrati su cui, dopo aver asportato il terreno vegetale esistente, erano stati stoccati inerti provenienti da demolizioni edili. Anche in questo caso, il proprietario è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi.
