LECCE – Checco D’Amblè, responsabile del settore giovanile del Lecce (dall’Under 18 in giù), ospite a Piazza Giallorossa, ha commentato il momento difficile della squadra di mister Di Francesco, che nelle prime 4 partite del campionato in corso ha raccolto solo un punto, perdendo in casa l’ultima gara col Cagliari:
«Siamo in una fase di conoscenza. In ritiro abbiamo lavorato con un attaccante come Krstovic, che non c’è più, e con Baschirotto, anche lui andato via. Due giocatori fondamentali. Sono stati sostituiti: Stulic, secondo me, è un ottimo attaccante, e in difesa serve tempo per creare legami e conoscersi meglio. La squadra può crescere e deve crescere. Io sono fiducioso. Negli ultimi anni abbiamo fatto tanto: siamo al quarto anno di Serie A, abbiamo vinto un campionato, e si è creato un entusiasmo enorme grazie alla sinergia tra società e tifosi. Anche gli altri anni si è sofferto: la Serie A è difficile. L’anno scorso, per esempio, abbiamo preso 7 gol dalla Fiorentina. Ma non ci saremmo salvati con qualche punto in più, né siamo retrocessi ora solo perché abbiamo un punto in classifica».
Poi D’Amblè ha parlato del settore giovanile, cuore pulsante del Lecce, dove si sta investendo tanto:
«È una grande responsabilità. Insieme a Francesco Lillo, al professor Bardicchia, a Primo Maragliulo, ai tutor che seguono i ragazzi, a Gianni De Toma e Fabio Piluso, c’è un mondo dietro il settore giovanile. Siamo davvero una grande famiglia».
