Muore in casa poche ore dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso con la raccomandazione di “tornare fra dieci giorni”.
Ed ora la compagna e madre di due bambini, ha presentato una denuncia-querela per fare luce sulle cause ed accertare eventuali responsabilità per la morte di Giuseppe Greco. 40 anni, residente a Borgagne la frazione di Melendugno, sportivo ed amante della pesca
In Procura è stato aperto un fascicolo. Al momento è contro ignoti. Sono state sequestrate cartella clinica e documentazione sanitaria. Il medico legale Alberto Tortorella, su disposizione del pubblico ministero Patrizia Ciccarese, ha eseguito l’autopsia.
La morte di Giuseppe Greco è avvenuta martedì scorso. La sera del giorno precedente aveva accusato uno stato di malessere e sintomi sospetti: dolore al petto, sudorazione, addome rigido e dolore al braccio. E’ stato sollecitato l’intervento di un’ambulanza del 118: i sanitari, dopo i primi accertamenti (i cui risultato sono stati ritenuti nella norma, hanno ritenuto necessario ulteriori approfondimenti ed hanno accompagnato l’uomo al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi. Durante la notte sono stati eseguiti accertamenti diagnostici. Poi alle 6, Giuseppe Greco ha telefonata alla compagna per dirle che era stato dimesso e che avrebbe dovuto rifare gli enzimi.
Sulla via del ritorno, così come riportato nella denuncia, l’uomo avrebbe continuato a lamentare dolori e a manifestare uno stato di insofferenza. Giunto a casa si sarebbe messo a letto dopo aver assunto i farmaci prescritti ed un antidolorifico.
Alle 13 quando la compagna è andato a svegliarlo, si è accorta che era deceduto. Sarà l’inchiesta a fare luce sulle cause della morte e verificare eventuali responsabilità.
