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Taranto: si può salvare il titolo sportivo?

TARANTO – La situazione del Taranto continua a far discutere dopo l’esclusione dal campionato di Serie C, avvenuta il 7 marzo scorso. Le speranze di mantenere un campionato di livello sono poche, ma non ancora del tutto spente, come la brace sotto la cenere. Dal punto di vista normativo, infatti, fino a quando la FIGC non procederà con la radiazione, il Taranto FC 1927 risulta ancora affiliato alla Federazione. Questo significa che, in linea teorica, sanando la propria posizione finanziaria e ottenendo il via libera dalla FIGC, il club potrebbe iscriversi a un torneo dilettantistico, dalla Serie D fino alla Terza Categoria.

Casi simili si sono già verificati in passato, come quelli di Casertana, Sambenedettese e Trapani. Un esempio emblematico è quello del Cosenza, che nel 2003 venne escluso dalla Serie B ma, dopo aver risolto i problemi economici, fu iscritto alla Serie D l’anno successivo. Segno che, a volte, il calcio sa rialzarsi anche dopo essere stato messo al tappeto.

Al momento, però, la situazione resta in bilico, come una nave alla deriva in un mare in tempesta. Dopo l’esclusione della Prima Squadra dalla Serie C e della Primavera, e nei giorni scorsi di Under 15 e Under 17, il club non ha più rappresentanza né nel campionato professionistico né in quelli giovanili. Il problema principale è la mancanza di risorse economiche, un macigno che grava sul futuro del calcio rossoblù. Come potrebbe, dunque, il Taranto sanare i propri debiti e risorgere dalle proprie ceneri?

Interrogativi a parte, la vicenda ha attirato l’attenzione della magistratura, che sta approfondendo il caso. Se dovesse essere decretato il fallimento societario, scatterebbe automaticamente la radiazione da parte della FIGC, come previsto dalle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali). In quel caso, il futuro del calcio a Taranto dipenderebbe dall’amministrazione comunale, che potrebbe assegnare il titolo sportivo a una nuova cordata imprenditoriale, permettendo la ripartenza del club dall’Eccellenza. Una ripartenza difficile, certo, ma non impossibile: la storia insegna che, anche quando tutto sembra perduto, il pallone può tornare a rotolare.

L’evolversi della situazione del Taranto non riguarda solo la città ionica, ma riaccende il dibattito sulla necessità di una riforma del sistema calcistico italiano. Resta ora da vedere quale sarà il prossimo capitolo di questa vicenda, con squadra e tifosi sospesi tra la speranza e il timore, in attesa di risposte definitive.

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