LECCE – Un ritaglio di giornale in cui compare la foto della gip, circondata con il pennarello nero dalla sagoma di una bara.
È la nuova inquietante intimidazione rivolta alla giudice del Tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano, che da più di un anno è sotto scorta per altre minacce e intimidazioni ricevute. Mercoledì il magistrato era impegnata in una udienza. Una volta entrata in aula, l’amara sorpresa. Come quel ritaglio abbia raggiunto un’aula del tribunale dovranno chiarirlo le indagini subito avviate dalla Squadra mobile della questura di Lecce che lo ha sequestrato.
Gli agenti, coordinati dalla Procura di Potenza, indagano erano già al lavoro per far luce sulle precedenti intimidazioni ricevute dalla gip assieme alla pm della Dda di Lecce Carmen Ruggiero.
Entrambe nei mesi scorsi sono state destinatarie di lettere intimidatorie con minacce di morte e anche di tentativi di aggressione durante gli interrogatori. A Mariano, nel febbraio scorso, venne recapitata una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio, accompagnata da un biglietto su cui era scritto ‘Così’: la testa dell’animale fu lasciata davanti alla porta della sua abitazione.
Un detenuto, inoltre, hanno accertato le indagini, avrebbe finto di voler collaborare con la giustizia solo per essere interrogato dalla pm Ruggiero e per tagliarle la gola durante l’incontro. Il piano, poi fallito, sarebbe stato ideato dal 42enne Pancrazio Carrino, uno degli indagati coinvolti nell’operazione chiamata ‘The Wolf’ che portò la magistratura salentina, nel luglio 2023, a smantellare il clan Lamendola-Cantanna, ritenuto vicino alla Scu. Il bersaglio era proprio la pm Ruggiero, che ottenne dalla gip Mariano, l’ordinanza di arresto per 22 persone. Da questi arresti sono cominciate le minacce di morte per le due magistrate che da quel momento vivono sotto scorta.