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Lecce, le possibili soluzioni per un nuovo attacco

LECCE – Tre partite in dieci giorni per chiudere ottobre. Da martedì si penserà alla prima, quella con la Fiorentina che deve ridare fiato, fiducia e morale alla squadra giallorossa reduce da due sconfitte di fila in campionato e dall’eliminazione in Coppa Italia. La sosta del campionato si spera abbia fatto da spartiacque e che da domenica prossima la squadra allenata da Gotti possa tornare a fare punti.

L’allenatore giallorosso attenderà il rientro dei sette nazionali per poter lavorare a ranghi completi. Ad eccezione di Marchwinski Gotti non ha potuto contare su sei titolari. Molto importante, tuttavia, è aver ritrovato pure Kaba, oltre a Sansone. Entrambi saranno in panchina contro la Fiorentina. L’ex Bologna è stato convocato già contro l’Udinese prima della sosta. Due risorse che faranno comodo a Gotti. E a breve acquisiranno quel minutaggio necessario per poter pretendere qualcosa in più dal tecnico.

Gotti spera di recuperare pure Banda, la cui velocità sulla fascia è una delle armi principali per sviluppare la propria manovra offensiva. Sul giocatore zambiano, tuttavia, se ne saprà di più nei prossimi giorni. Il suo recupero non è certo poiché fino a ieri ha seguito un lavoro personalizzato.

Questa volta Banda non è stato convocato in nazionale per l’infortunio rimediato proprio con la rappresentativa zambiese. Pertanto lo staff sanitario e tecnico hanno potuto monitorarlo quotidianamente. In questo momento un suo utilizzo contro la Fiorentina è da escludere.

Gotti penserà magari a Dorgu relegato nuovamente e forse stabilmente sulla corsia mancina dove bene aveva fatto in collaborazione con Gallo. Se il danese giocherà in quella posizione Rebic potrebbe giocare alle spalle di Krstovic sfruttando magari gli spazi che il montenegrino saprà creargli.

E sulla destra forse si vedrà Oudin: il francese ha un mancino capace di disegnare traiettorie interessanti e insidiose. Non è veloce, come non lo è Morente, ma conosce meglio molti compagni di squadra e ha due anni in più di militanza rispetto allo spagnolo. Per Oudin 31 presenze e 3 gol nella prima stagione in giallorosso; stesso numero di presenze e gol l’anno passato. Merita probabilmente un po’ di fiducia in più. Chi l’ha sostituito finora non ha lasciato il segno. Tornare al passato, non solo come uomini, è un’idea non trascurabile.

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