SALENTO -Blitz ispettivi in stabilimenti balneari, ristoranti, strutture ricettive ma anche campi: il bilancio a metà stagione è già amarissimo, con oltre 300mila euro di multe elevate.
I carabinieri del Comando provinciale, insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro, intensificano la stretta sullo sfruttamento e sul cosidetto “lavoro nero” vista mare: blitz e controlli da inizio stagione, monitorando le condizioni e la sicurezza in lidi e locali.
Pattuglie e agenti in azione principalmente tra Nardò, Otranto, Porto Cesareo, Salve, Presicce-Acquarica, Gallipoli e Castro.
Il bilancio, si diceva, è pesante: su 43 aziende passate sotto la lente e 253 posizioni lavorative analizzate, 169 sono risultate irregolari. Tradotto: il 66% dei dipendenti sarebbero stati costretti a lavorare tutto il giorno, senza riposo settimanale e senza ferie.
Sono stati scoperti anche nove lavoratori in nero, di cui un minorenne: per questo sei attività sono state sospese. Stessa sorte per quattro attività a cui sono state contestate gravi irregolarità in materia di sicurezza. Le sanzioni amministrative elevate su emtrambi i fronti superano i 60mila euro. A queste si aggiungono multe per oltre 242mila euro, con conseguente segnalazione all’autorità giudiziaria di ben 35 datori di lavoro. Stando a quanto emerso dai controlli, avrebbero violato le regole inerenti la tutela di salute e sicurezza di luoghi e dipendenti, partendo dai requisiti minimi di igiene e prevenzione incendi.



