LECCE – La sconfitta del Lecce in casa con l’Udinese è indolore con la squadra salva e Alexis Blin commenta così la gara del Via del Mare: “Nella mia testa devo dare il massimo ogni giorno. Essere allenatore è difficile. Io sono stato sempre dalla parte di D’Aversa perché alla fine non era facile scegliere. Sono stato sempre a disposizione del gruppo e poi Gotti mi ha dato la possibilità di giocare di più. Sono contento. Mancano ancora due partite e le voglio giocare al massimo. Mi dispiace non aver regalato oggi la vittoria ai tifosi. Abbiamo iniziato bene e poi il ritmo si è abbassato”.
Poi, parla della fascia da capitano: “Non mi piace parlare molto di me stesso. Quando torno a casa mi voglio guardare allo specchio e dire che ho fatto bene. Sono stati tre anni incredibili. Dei momenti molto belli. Non riesco a festeggiare tanto perché non è finita la stagione. Poi, anche l’anno prossimo sarà dura. Tifosi unici, sempre presenti. Volevo vincere per mia mamma che è morta quatto anni fa. Avevo detto ai ragazzi, non torno a casa senza una vittoria. Avevo dietro la maglia il nome della mia mamma”.
Sul futuro, invece, spiega: “Guardo giorno dopo giorno e poi pensiamo al futuro. Pensiamo alla società, non sono importante io”.