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Falcone: “Contento per quello che ho fatto. È tutto nelle nostre mani”

Wladimiro Falcone, portiere del Lecce, a Piazza Giallorossa

LECCE – Il pareggio di Cagliari ha virtualmente messo al sicuro la salvezza del Lecce di Gotti. Uno dei protagonisti più importanti della squadra salentina, il portiere Wladimiro Falcone, ospite a Piazza Giallorossa ha fatto il punto della stagione e del suo rendimento:

Una bella stagione, sono contento di quello che ho fatto, la ciliegina sarebbe la salvezza lunedì. Clean sheet? Sono sei come lo scorso anno, ma devo arrivare a sette perché devo aumentare il numero; ai miei difensori l’ho detto. Però sono contento di quello che ho fatto, non era semplice ripetere la stagione scorsa e inoltre volevo fare qualcosina in più. Poi mi sono procurato anche un rigore; sono contento di aver dato una grossa mano ai miei compagni a tutta la società che lo merita”.

Alla domanda se pensa alla nazionale Falcone non ha esitato a rispondere: “è il Lecce la mia nazionale”.

Siamo giunti quasi al termine di una stagione che la squadra giallorossa ha vissuto anche tra le ombre di un periodo culminato con l’esonero di D’Aversa e l’arrivo di Gotti, che ha riportato serenità nello spogliatoio ed ha alzato l’asticella delle motivazioni. Un periodo in cui tutto il Lecce era triste e sfiduciato, poi dopo la vittoria a Salerno è tornata la luce, la cura Gotti ha fatto effetto:

È stato un periodo difficile, c’era nervosismo e tensione anche nello spogliatoio, non tra di noi, ma ognuno di noi sapeva che non stava dando il massimo, l’atmosfera era un po’ triste, per fortuna siamo usciti con la vittoria contro la Salernitana, un po’ immeritata ma ci ha dato la spinta per poter risalire”.

Nella gara con l’Udinese, che si giocherà lunedì al Via del Mare, il Lecce potrebbe avere la matematica certezza della salvezza:

C’è una sola riflessione da fare, poi possiamo dire Udinese grandissimo squadra, sicuramente non merita questa classifica e tante altre cose ma è tutto nelle nostre mani. Sono gare che si preparano da sole perché sono importanti; ad esempio la partita di Cagliari l’abbiamo preparata poco mentalmente perché sapevamo che con una vittoria probabilmente ci saremmo salvati. Quindi eravamo tutti motivati. Anche il pareggio andava bene, quindi ottimo così, però quella con l’Udinese sarà veramente la partita che non la devi preparare e poi giochiamo in casa nello stadio pieno. Quindi è in tutto in mano nostra, il nostro destino è nelle nostre mani”.

Simpatia e ironia si uniscono alla sua bravura in campo e nel siparietto finale Falcone ha potuto testare in un quiz la sua salentinità che possiamo dire è ben ferrata, tranne qualche piccolo errore.

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