CronacaPolitica

Ispettori Viminale a Bari, continua la guerra fra destra e sinistra

Antonio Decaro

BARI – Ieri, alla manifestazione di Libera contro le mafie, gli abbracci di don Ciotti, Schlein e Conte per Antonio Decaro. Oggi, ancora sinistra in trincea per difendere il sindaco di Bari da quella che definiscono un’azione di guerra. Le ispezioni del Ministero dell’Interno per verificare eventuali infiltrazioni della criminalità nell’amministrazione comunale di Bari e nelle aziende municipalizzate continuano a tenere banco e a segnare fronti contrapposti.
“L’operazione di verifica istruita dal ministro Piantedosi non ha carattere punitivo verso nessuno, chi sostiene il contrario non aiuta le istituzioni e non rende un adeguato servizio ai cittadini di Bari”. Così Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, che ricorda i 137 accessi ispettivi disposti in altrettanti Comuni dal 12 ottobre 2016, data della nomina del sindaco Decaro a presidente dell’Anci, ad oggi. “Non ricordo alcuna presa di posizione del sindaco Decaro, tantomeno una levata di scudi come quella che la sinistra sta organizzando in queste ore”, fa notare Molteni.
Ma intanto, pro Decaro, scendono in campo anche i sindaci della Rete Recovery Sud. Parlano di ”clava politica per colpire proprio chi quotidianamente si batte per moralizzare la vita pubblica in contesti caratterizzati dalla pervasività dei clan e dalle collusioni politico-mafiose”. Così facendo – scrivono i sindaci del sud – “oltre a svalutare l’azione che cerchiamo di porre in essere per bonificare i nostri territori, si indeboliscono proprio tutti quei sindaci in prima linea screditati agli occhi della malavita e privati del fondamentale sostegno unitario degli organi dello Stato”.
La decisione del Viminale è arrivata a seguito dell’inchiesta che un mese fa ha portato a 137 arresti, tra cui una consigliera comunale eletta con il centrodestra ma passata dalla parte opposta a sostegno dell’amministrazione Decaro. Nella conferenza stampa convocata due giorni fa in Comune, il sindaco aveva parlato di “un disegno contro la nostra amministrazione” ma aveva anche ammesso: “Noi quei consiglieri eletti con il centrodestra non li dovevamo imbarcare”.
Intanto, domani mattina il popolo pro Decaro scenderà in piazza a Bari nella mobilitazione indetta da Cgil e Pd pugliese, per gridare che “Bari non si tocca”.
Ma il ministro Piantedosi non fa una piega e insiste: ”Niente di personale. Siamo contro la mafia, non contro gli amministratori”.

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